di Piergiuseppe Pinto

Ad un mese dall’inizio dei Mondiali 2022 di calcio in Qatar, arriva una notizia che potrebbe creare ulteriore rumore attorno alla prima edizione invernale della più importante competizione calcistica. La FIFA, infatti, si trova a gestire una richiesta di esclusione dell’Iran.

Mondiali 2022, partita la richiesta di esclusione dell’Iran

Secondo quanto riportato dalla BBC, infatti, un gruppo di calciatori iraniani, uniti ad altre importanti personalità dello sport della Nazione, hanno inviato una richiesta formale alla FIFA. Il massimo organo calcistico sarà chiamato a discutere della possibilità di estromettere dai Mondiali 2022 in Qatar l’Iran, il cui esordio è fissato per il 21 novembre contro l’Inghilterra.

La richiesta arriva a seguito dell’ennesima violazione dei diritti umani. Recentemente, infatti, il Paese è stato scosso dalla repressione da parte della Security Nazionale nei confronti di proteste contro il governo. Un’azione che, come riportato da Adnkronos, ha portato a 215 morti a Mahsa, tra cui 27  minorenni. Il tutto, inoltre, si somma all’ormai noto e di lunga durata divieto d’ingresso negli stadi alle donne. Una misura non ufficiale ma comunque più che comune negli impianti iraniani.

La lettera degli attivisti: “La neutralità della FIFA non è un’opzione”

Questo il contenuto integrale della richiesta ufficiale da parte del gruppo di attivisti. “La brutalità e la belligeranza dell’Iran nei confronti della sua gente ha raggiunto un punto di non ritorno. Si richiede un inequivocabile distacco dal mondo del calcio e dello sport. Alle donne è stato costantemente negato l’accesso agli stadi nel Paese e sono state escluse sistematicamente dal mondo calcio in Iran. Una misura che entra in contrasto con i valori della FIFA e del suo statuto.”

“Se alle donne è negato l’accesso agli stadi e la Federazione Iraniana di calcio segue e incoraggia delle linee guida del governo. Questa non può quindi essere vista come un’organizzazione indipendente e libera da qualsiasi forma di influenza. Si tratta di una violazione dell’articolo 19 dello statuto della FIFA, il cui concilio può e deve immediatamente sospendere l’Iran. La FIFA non dovrebbe permettere la partecipazione di un Paese che persegue attivamente le sue donne, atleti e bambini per la semplice rivendicazione dei più basilari diritti umani”.

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