di Gianluca Scognamiglio
Non c’è una chiara favorita per questi Mondiali
Le otto classifiche dei gironi sono l’emblema dell’equilibrio: per delle “piccole” che salgono ci sono delle “grandi” che scendono. Nessuna squadra a punteggio pieno, per la prima volta in 28 anni e per la quarta edizione nella storia. Se l’Argentina non ha convinto a partire dall’inizio, l’Inghilterra ha toppato la seconda partita, rischiando anche qualcosina contro gli Stati Uniti. Non hanno mai dato l’impressione di soffrire Francia e Brasile; eppure all’ultima giornata hanno lasciato 3 punti per strada, perdendo contro Tunisia e Camerun. In particolare, il Brasile non perdeva ai gironi dei Mondiali da 24 anni, dalla famosa sfida con la Norvegia del 1998, quando, avendo al sicuro il primo posto, la Seleção “regalò” la qualificazione agli scandinavi.
Lo stesso discorso delle squadre precedenti può essere fatto anche per Portogallo e Spagna. Ronaldo e compagni hanno vinto il proprio girone, senza mai convincere fino in fondo. Il successo di misura sul Ghana non aveva lasciato ottime sensazioni ed anche la prestazione offerta contro l’Uruguay era sembrata lontana dal potenziale degli uomini di Santos.
La Spagna, invece, ha chiuso il proprio girone al secondo posto, a causa della clamorosa sconfitta contro il Giappone. Alla fine Luis Enrique si è salvato solo grazie alla differenza reti, gonfiata dalle 7 reti rifiliate al Costa Rica, a cui la Germania è riuscita a fare “soltanto” 4 gol. Insomma, a scherzare con il fuoco poi ci si scotta, e la Spagna non può più scherzare: martedì alle 16 le Furie Rosse affrontano il Marocco in una partita più equilibrata di quanto si possa immaginare.
Capitolo rimpianti: dove sono i Campioni d’Europa?
È una ferita ancora aperta, se possibile ancor più dolorosa dopo questa fase a gironi. Diciamo la verità, la Nazionale vista agli ultimi Europei non partiva battuta con nessuna delle favorite presenti in Qatar. Con il giusto sorteggio gli Azzurri avrebbero potuto fare strada anche non esprimendosi al 100%: prendiamo in esame il Brasile, primo nel suo girone senza convincere, ottavo di finale contro la Corea del Sud ed eventuale quarto contro Giappone o Croazia. I tifosi della Seleção sono liberi di fare tutti gli scongiuri del caso ma, sebbene i pronostici siano fatti per essere smentiti, gli uomini di Tite hanno la semifinale a portata di mano.
E invece gli Azzurri stanno partendo in questi giorni per i ritiri con i propri club: Barella va a Malta, Chiesa resta a Torino, Tonali va a Dubai, Immobile in Turchia… Sono solo quattro nomi dei protagonisti “mancati” di Qatar 2022. L’Italia magari non avrebbe vinto i Mondiali, ma i Campioni d’Europa non avrebbero di certo sfigurato; eppure siamo qui a mangiarci le mani…
Chiosa finale: ridateci i Mondiali in estate
Già nel 2010, quando furono assegnati i Mondiali al Qatar qualcuno storceva un po’ il naso: per giocare a temperature accettabili era doveroso uno spostamento in autunno. Un Campionato del Mondo piazzato nel bel mezzo della stagione ha poco senso: alcuni calciatori che non spingono al 100% nei primi 3 mesi di campionato per evitare infortuni, altri giocano un Mondiale con il freno a mano tirato per evitare guai fisici, in vista di 6 lunghi mesi a chiudere la stagione. Insomma, sarà per la mancanza della Serie A, sarà per l’assenza dell’Italia, ma questi Mondiali a dicembre non ci piacciono proprio. Per fortuna tra quattro anni, in America, si tornerà a giocare a luglio; e noi, almeno nel 2026, speriamo di esserci.
E voi, cosa ne pensate? Vi mancano i Mondiali d’estate? Fatecelo sapere attraverso i nostri profili social!
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