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Milano: uomo di 33 anni aggredisce i passanti col Corano in mano

di Lorenzo Peratoner

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Attimi di tensione in viale Monza a Milano, dove, nella giornata di sabato 14 ottobre, un uomo ha iniziato ad aggredire fisicamente tre passanti, un 53enne e 57enne italiani e un 44enne ecuadoriano; quest’ultimo è stato condotto in ospedale in codice verde, ma le sue condizioni sono buone. L’aggressore, un 33enne egiziano, era già noto alla Polizia per aver commesso dei crimini legati all’immigrazione.

Aggressione a Milano: la ricostruzione della dinamica

Alcuni testimoni hanno affermato che l’aggressore avrebbe urlato “Allah Akbar” mentre colpiva con calci e pugni i passanti; tuttavia ci sono diverse voci discordanti in merito. In ogni caso, quando i poliziotti hanno bloccato l’uomo, l’hanno condotto immediatamente al Policlinico, per accertarsi che non fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o di alcool; il suo stato psico-fisico, infatti, sembrava particolarmente alterato.

L’egiziano, secondo gli investigatori, mostrava “una certa ostilità nei confronti del mondo occidentale“; una delle ipotesi, pertanto, è che si tratti di un estremista religioso, considerando altresì che, secondo i testimoni, avrebbe aggredito le tre persone con in mano il Corano e indossando una tunica bianca. L’esatta ricostruzione delle cause dell’aggressione, tuttavia, è ancora fumosa e frutto di indagine.

Il profilo dell’uomo e la testimonianza

Al momento il colpevole è in Questura, in attesa del collocamento in un centro di rimpatrio. Secondo quanto riportato da Milano Today, il facinoroso sarebbe andato via da Milano già nel 2020, per una serie di piccoli crimini; tuttavia sarebbe riapparso da poco tempo, compiendo questo gesto violento.

Il Giornale avrebbe raccolto la testimonianza di un testimone, probabilmente prima dell’aggressione:

“È entrato anche nella nostra panetteria, ha visto che il locale era pieno. Uno dei nostri dipendenti si è avvicinato e ha provato a calmarlo dandogli una bottiglietta d’acqua. Poi quell’uomo è uscito”.

In seguito a questo gesto è scattata l’allerta immediata per un possibile collegamento con la contemporanea manifestazione pro-Palestina che, da piazza Duca d’Aosta, si è conclusa a Parco Trotter. Secondo la Questura, tuttavia, non ci sarebbe alcun legame diretto tra i due eventi.

Fonti: Milano Today; Il Giornale; ANSA

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