di Francesco Ferri
Un giovane di 24 anni, a Milano, è stato arrestato dalle forze dell’ordine per aver teso in strada, ad altezza uomo, un cavo d’acciaio. Il giovane ha ammesso le sue responsabilità, agendo insieme a due complici che non sono ancora stati identificati. A dare l’allarme, come riportato da TGCOM24 è stato un residente in viale Toscana, dove i tre hanno teso il cavo.
Il cavo d’acciaio teso in strada
La fune d’acciaio era stata recuperata da un vicino cantiere, venendo tesa tra un albero e una pensilina dell’Azienda Trasporti presente sul viale, attorno alle 2:30 di notte. Le forze dell’ordine sono riuscite a intervenire togliendo il cavo dalla strada. Il 24enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con l’accusa di strage e attentato alla sicurezza dei trasporti. Il ragazzo è stato individuato in viale Sabotino e fermato mentre stava rientrando a casa. Alla domanda sul perché avesse teso il cavo insieme a dei complici la risposta è stata “Ci stavamo annoiando“. Una “bravata” come lui stesso l’ha definita, che poteva seriamente tramutarsi in tragedia.
Come sono andate le cose
A individuare i tre intenti a tendere il cavo in strada è stato un residente che ha visto legare il cavo con dei moschettoni al palo di un segnale stradale e ad un albero vicino alla pensilina Atm. Le pattuglie delle forze dell’ordine hanno subito tranciato il cavo liberando le corsie, per poi mettersi sulle tracce dei responsabili. Un testimone ha inoltre assistito ad una scena che poteva trasformarsi in dramma: “Ho sentito dei rumori, mi sono affacciato, ho visto queste persone che avevano legato il cavo. Poi è passata un’auto e ha beccato il filo in pieno. Ho richiamato i tre che si sono allontanati, ho avvisato i carabinieri e intanto quei ragazzi sono tornati e ridevano del botto che aveva fatto l’auto. Dietro la macchina, al semaforo, c’era un motorino che ha svoltato a destra, se invece fosse andato dritto oggi staremmo parlando di un morto“.
L’auto che ha colpito il cavo
Secondo il testimone l’automobile: “Si è fermata circa 300 metri più avanti, ma il conducente non è mai sceso. Poi dopo circa un quarto d’ora è ripartito. Non so in che condizioni sia il conducente dell’auto, ma la vettura sicuramente non era indenne. Parliamo di un cavo edile bello grosso, in acciaio“. Una vicenda a dir poco incredibile che poteva avere risvolti senza alcun dubbio molto peggiori.
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