Duomo Milano (@Pixabay)
In arrivo una morsa alla movida notturna da parte del Comune di Milano che, nella giornata del 12 aprile, ha annunciato l’avvio del procedimento al fine di adottare un’ordinanza sindacale volta a garantire una forma di compromesso, in alcune aree strategiche della vita notturna milanese, tra il diritto al riposo dei residenti e la libera associazione e il lavoro degli esercenti.
Pubblicata in albo pretorio, l’ordinanza, previe ulteriori modifiche, avrà valenza nelle aree della movida in cui si evidenzia un’alta occupazione di suolo pubblico mediante dehors e altre strutture proprie di bar e ristoranti, unita a un’alta densità abitativa e fenomeni di abbandono di rifiuti per strada e disturbi alla quiete pubblica. Le zone interessate sono Nolo, Lazzaretto, Melzo, Isola, Sarpi, Cesariano, Arco della Pace, Corso Como/Gae Aulenti, Garibaldi, Brera, Ticinese, Darsena e Navigli.
Al fine di garantire un giusto equilibrio tra le esigenze dei residenti e degli esercenti, l’Amministrazione comunale ha optato per una limitazione degli orari notturni delle attività all’esterno dei pubblici esercizi, la quale avrà effetto dal 17 maggio fino al 4 novembre. La prima misura prevede che dalle 00:00 fino alle 6:00 a tutti gli esercizi pubblici, inclusi i distributori automatici, sarà vietato vendere e somministrare per asporto qualunque tipologia di alimenti e bevande, incluse quelle alcoliche.
La seconda misura colpisce espressamente i concessionari di plateatici, per i quali, come recita l’ordinanza, si esprime “il divieto di utilizzare il plateatico per qualunque attività, dalle ore 00.30 alle ore 06.00 nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì; e dalle ore 01.30 alle ore 06.00 il sabato e la domenica (cioè la notte tra il venerdì e il sabato e la notte tra il sabato e la domenica) e i giorni festivi infrasettimanali“.
L’ultima misura si rivolge invece ai venditori ambulanti, ai quali è predisposto il divieto di commercio di alimenti e bevande dalle ore 20:00 fino alle ore 6:00.
Da sabato 13 aprile fino al 3 maggio le associazioni di pubblici esercizi potranno avanzare le proprie osservazioni o eventuali modifiche di proposta all’ordinanza, senza però snaturarla nei contenuti fondamentali.
Fonti: Comune di Milano (1), Comune di Milano (2)
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