L’ex campione dei pesi massimi Mike Tyson si è reso protagonista di un diverbio riguardante la nuova serie targata Hulu sulla sua vita. L’ex pugile, che sin dall’inizio non autorizzava la serie, sostiene che la piattaforma abbia rubato la storia della sua vita. Come se non bastasse, non manca di sottolineare come Hulu non lo abbia pagato, ma fosse pronta, invece, a investire milioni di dollari per promuoverla. Il parere dei social sembra però unanime nel supportare Tyson nella sua battaglia.
È proprio sui social che Tyson divulga la sua opinione relativa alla serie e alla stessa Hulu. Informa infatti i fan con un post su Instagram, nel quale spiega “Non lasciate che Hulu si prenda gioco di voi. Io non sostengo la loro versione della storia della mia vita. Non è più il 1822. È il 2022. Hanno rubato la mia storia e non mi hanno nemmeno pagato. Secondo i dirigenti di Hulu sono solo un N… che possono vendere all’asta.“. La feroce critica di Tyson prosegue nella descrizione del post ed è accolta con fervore e sostegno sia dai fan che da personalità più conosciute, come B-Real™, Jamie Foxx e Rafael Cordeiro. Foxx, inoltre, sta partecipando ad un altro biopic su Tyson, in collaborazione con lui, insieme al regista Antoine Fuqua.
L’attacco prosegue su Twitter, dove l’ex pugile pubblica due tweet relativi alla vicenda. Il primo riporta semplicemente lo sfogo: “Hulu ha rubato la mia storia. Loro sono Golia e io sono David. Molte teste rotoleranno per questo.“; il secondo, invece, recita: “L’esempio di Hulu su come rubare i diritti sulla vita delle celebrità è tremendamente avido“, seguito dall’hashtag #headswillroll, che riprende il post precedente. Anche in questo caso, l’utenza è concorde nel dare ragione a Mike Tyson, nonostante il tentativo di chiarimento da parte della piattaforma. Durante la presentazione della serie al tour stampa dei Television Critics Association, infatti, la showrunner Karin Gist, insieme al produttore esecutivo Steven Rogers, ha espresso le proprie intenzioni di non rappresentare l’ex pugile come un eroe né come un “cattivo”. Ha inoltre aggiunto:
“La nostra unica intenzione era raccontare una storia in modo imparziale, lasciando decidere al pubblico cosa credere o provare. Mettere alla prova ciò che le persone sono convinte di sapere su Mike e sperare che concludano la serie con un pensiero nuovo.”
Tuttavia, il conflitto non si limita a Tyson e a Hulu; la piattaforma televisiva, stando a quanto riportato dall’ex campione su Twitter, ha coinvolto anche la Ultimate Fighting Championship. Sembra che Hulu abbia offerto “milioni” all’organizzazione per promuovere la serie. Il timore era che potesse limitarsi ad uno scarso successo, legato anche al distacco di Tyson nei confronti del progetto. Il presidente della UFC, Dana White, ha però rifiutato l’accordo, restando solidale a lui. Il commento, riportato alla fine del tweet, è stato:
“(White) Ha rifiutato perché onora l’amicizia e tratta il prossimo dignitosamente. Non dimenticherò mai ciò che ha fatto per me così come non dimenticherò mai ciò che Hulu mi ha tolto.”
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