di davide gerace

Non è un periodo facile per Meta. La multinazionale statunitense, proprietaria di colossi come Facebook e Instagram, da diverso tempo ha iniziato un’opera mastodontica di “epurazione” dei dipendenti. Nei mesi scorsi ci sono stati migliaia di licenziamenti, oltre 20mila in totale, soprattutto nei settori considerati “meno redditizi”. Una delle spiegazioni è dato dai profitti dell’azienda, in calo negli ultimi tempi sia nei profitti che negli utili. Per cercare di ritornare sulla cresta dell’onda, la società avrebbe deciso di lanciarsi in una nuova sfida ambiziosa, competere con Twitter.

Tutte le funzionalità dell’app

Secondo Bloomberg, Meta da mesi starebbe testando una nuova app da lanciare sul mercato, per cercare di competere con Twitter. Non ci sono molte notizie a riguardo, ma il progetto dovrebbe chiamarsi P92.

Bloomberg spiega che Meta starebbe lavorando al nuovo social da molto tempo e potrebbe essere lanciato sul mercato a breve, addirittura a giugno. Lo scopo principale, sarebbe quello di dare una nuova alternativa al social di Elon Musk, con molti utenti delusi dalle ultime modifiche apportate dal patron di Tesla.

Il progetto di Meta dovrebbe essere un nuovo social testuale e decentralizzato, molto simile a Twitter. Un portavoce della società avrebbe confermato al sito Platformer News alcune caratteristiche della nuova app. Aggiornamenti di stato, post solo testuali e fino a 500 caratteri, possibilità di collegare l’account di Instagram all’app, usando lo stesso account per entrambi i social, queste le novità annunciate.

Meta vs Twitter

Un modo per far continuare la sfida tra due colossi, con Meta che già a febbraio aveva lanciato un abbonamento a pagamento chiamato Meta Verified. L’abbonamento permette agli utenti di verificare la propria identità, sulla scia di Twitter Blue. Nei giorni scorsi, il 10 maggio, è arrivata la risposta di Elon Musk, con l’annuncio che Twitter supporterà messaggi vocali e videochiamate, proprio come WhatsApp.

Una sfida che sembra destinata a continuare anche in futuro e la domanda, in questo caso, è solo una: chi riuscirà a spuntarla?

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