di Enrico Tiberio Romano
Una nuova tecnica nel mondo della medicina potrebbe presto cambiare il nostro modo di immaginare il corpo umano. Per la prima volta infatti, grazie al lavoro, tra gli altri di un italiano, al MIT è stato stampato un “gemello” del cuore per cure specifiche.
Con la stampa 3D realizzata l’esatta copia di un cuore umano
Sembra impossibile ma è esattamente come descritto. Si tratta un clone robotico di un cuore umano soffice e flessibile, capace di contrarsi come l’originale. Questo storico risultato aiuterà i medici a studiare l’anatomia, le patologie cardiache ed i casi specifici per i singoli pazienti, consentendo così cure sempre migliori e all’avanguardia.
Il report dello studio è stato pubblicato da un team del Massachusetts Institute of Technology sulla rivista Science Robotics. Il primo autore dello studio è un italiano di Catania, Luca Rosalia, che formatosi in Gran Bretagna ha sviluppato il progetto mentre era confinato nella sua stanza del campus universitario durante il lockdown nel marzo 2020.L’agenzia ANSA raccoglie le dichiarazioni di Rosalia che afferma: “Tutti i cuori sono differenti. Ci sono enormi variazioni, soprattutto quando i pazienti sono malati. Il vantaggio del nostro sistema è che possiamo ricreare non solo la forma del cuore di un paziente, ma anche la sua funzione, sia nella fisiologia che nella malattia”.
Il modello viene sviluppato grazie alle immagini dell’organo raccolte a fini diagnostici: queste vengono convertite in un modello digitale al computer, che viene poi stampato in 3D usando un inchiostro speciale a base di polimeri. Non è ancora chiaro quale impatto potrà avere tutto questo nell’immediato futuro, ma è certo che questa sia una strada per la medicina del domani. La stampa 3D e la robotizzazione potranno essere strumenti davvero rivoluzionari in molti campi e sono solo all’inizio del loro sviluppo.
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