di Redazione Network NCI
Secondo uno studio dell’Università di Hong Kong, il lunedì causa un aumento di stress che può protrarsi anche dopo il pensionamento, con possibili conseguenze sulla salute.
Il lunedì e lo stress
La ricerca ha coinvolto un gruppo di 3.511 adulti ultracinquantenni, i quali hanno riferito i loro rispettivi stati di ansia nei diversi giorni della settimana. Gli studiosi hanno poi studiato i livelli di cortisolo (un ormone prodotto nelle situazioni di stress) di ciascuno dei soggetti presi in esame. I risultati hanno evidenziato come nelle persone che sono particolarmente ansiose il lunedì ci siano livelli di cortisolo il 23% più alti di chi avverte maggiori livelli di stress in altri giorni della settimana.
Sempre secondo questo studio, il mondayitis (letteralmente “lunedite“), ossia il senso di malessere che si avverte il primo giorno della settimana, potrebbe influenzare l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), il sistema principale di gestione dello stress nel corpo. Nello specifico, una condizione di stress cronico potrebbe stimolare eccessivamente il livello di HPA e facilitare la presenza di danni al sistema immunitario, malattie come il cancro o il diabete e patologie cardiovascolari.
L’aspetto più interessante della ricerca, però, è il fatto che il mondayitis non sembra riguardare solo i lavoratori, ma anche i pensionati.
“Il lunedì è una sorta di “amplificatore di stress” culturale. Non si tratta solo del lavoro, ma di quanto il lunedì sia profondamente radicato nella nostra fisiologia dello stress, anche dopo aver terminato la carriera”
Spiega il coordinatore della ricerca Tarani Chandola. In sostanza, quindi, il nostro corpo continua a comportarsi come se noi dovessimo andare al lavoro anche dopo il pensionamento.
I risultati della ricerca sono stati poi pubblicati sulla rivista Journal of Affective Disorders.
Lo stress e la salute
Lo stress, l’ansia e la depressione costituiscono il secondo problema di salute lavoro-correlato più comune per i lavoratori europei. La percentuale di lavoratori che afferma di essere in condizioni in cui viene messa a rischio la propria salute mentale è pari quasi al 45%.
I lavoratori sperimentano condizioni di stress quando le richieste complessive del loro lavoro sono eccessive e superiori alla capacità di farvi fronte. Oltre ad essere esposti a danni alla propria salute mentale, i lavoratori che soffrono di stress prolungato possono anche subire danni alla propria salute fisica. Un esempio possono essere le malattie cardiovascolari o i disturbi muscolo-scheletrici.
Scritto da: Gaia Cobelli
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