di Denieli Freitas Nogueira
Nel luglio del 1997, nel cuore dello zoo di Johannesburg, Sudafrica, si svolse una storia insolita e tragica che portò alla nascita di un mito. Max, un possente gorilla di pianura occidentale nato a Francoforte nel 1971, divenne il protagonista di un evento che avrebbe segnato la sua vita e quella dello zoo. Il tutto cominciò quando Isaac Mofokeng, un criminale in fuga, entrò nel suo recinto mentre cercava di sfuggire alla polizia.
Sudafrica: Max, mascotte della lotta contro il crimine
Il 18 luglio 1997, Isaac Mofokeng fu sorpreso in flagrante dalla polizia mentre rubava nei pressi di Saxonwold, nelle vicinanze dello zoo. L’uomo, cercando di sfuggire alle forze dell’ordine, entrò nello zoo, passando proprio all’interno del recinto dove erano tenuti il gorilla Max e la sua compagna Lisa. Max e Mofokeng si ritrovarono presto in uno scontro, trasformando la situazione da grave a drammatica. L’uomo fu ferito dal gorilla, il quale subito dopo fu colpito due volte da un revolver .38.
Le sorti del ladro e del gorilla
La storia assunse risvolti ancora più inaspettati quando Mofokeng, dopo essere stato fermato dal gorilla, fu condannato per stupro, rapina e il ferimento dell’animale. All’uomo fu decretata una pena di 40 anni, che però si rivelò inutile, poiché Mofokeng morì nel 2005 mentre era ricoverato presso l’ospedale psichiatrico Weskoppies. Il gorilla, invece, nonostante le ferite riportate, sopravvisse e divenne un simbolo di resilienza. Secondo BBC, nel corso degli anni furono realizzati peluche a sua immagine, e in suo onore fu anche eretta una statua in bronzo vicino al recinto dei gorilla nello zoo di Johannesburg. Max si spense nel 2004 all’età di 33 anni, mettendo un punto a quella che resta ancora oggi, tra le pagine più singolari nella storia degli zoo.
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