di Francesco Ferri
Se si pensa ai metalli più preziosi in circolazione sono diverse le tipologie che vengono in mente. Sicuramente ai primi posti compare l’oro ma, tuttavia, non sarebbe affatto il metallo più prezioso. E no, non parliamo nemmeno del platino. Infatti si tratterebbe del nuovo re dei metalli: il rodio.
Il rodio: il re dei metalli
Negli ultimi anni il rodio ha scalato tutte le classifiche nelle quotazioni dei metalli. Il suo nome deriva dal greco “rhodon“, ossia “rosa”, per il colore dei suoi sali. Anche se allo stato puro è di un colore metallico bianco argenteo. Ha una forte resistenza a corrosione, alta durezza ed elevato punto di fusione (quasi duemila gradi centigradi) cose che lo rendono indispensabile in diverse applicazioni industriali.
Perché è così prezioso?
Il rodio è prezioso in particolar modo per la sua rarità. Essendo un metallo estremamente raro, ogni anno si estraggono circa 30 tonnellate di rodio. Pensate che di oro se ne estraggono 3000 tonnellate all’anno! Il rodio è diventato un metallo rischiestissimo per le sue caratteristiche di resistenza, elencate prima, e per le particolari proprietà catalitiche. Queste ultime lo rendono fondamentale per la produzione di convertitori catalitici per autoveicoli. Senza considerare il suo impiego nell’elettronica e in gioielleria. Quindi il suo grande valore è dovuto al particolare utilizzo che se ne può fare nell’industria, insieme alla sua scarsità in natura che lo rendono veramente unico e a dir poco prezioso.
Attualmente le quotazioni dei diversi metalli, aggiornate ad agosto 2024 sono di:
Platino: 28,5 euro al grammo
Oro: 76 euro al grammo
Rodio: 150 euro al grammo
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