fbpx Lens 22/23: che gran favola! La rinascita dopo il 2015
Sport

Lens 22/23: che gran favola! La rinascita dopo il 2015

di Giorgio Capoccello

Condividi con chi vuoi

Oramai la stagione 22/23 giunge al termine ed è dunque tempo di verdetti ed analisi su ciò che abbiamo visto da agosto scorso ad oggi. Conoscendo bene il calcio, sappiamo che ovviamente non tutte le previsioni estive si sono realizzate. Basta guardare in casa nostra, con una Juventus data come probabile vincitrice dello scudetto arrivata 7° e con un Napoli che, di fatto già a Febbraio, aveva lo scudetto in pugno.

Ovviamente le sorprese non si sono limitate all’Italia. Valicando le Alpi infatti, e guardando in Ligue 1, in 2° posizione figura una squadra che, alla vigilia della prima di campionato, non ci si sarebbe aspettati così in alto. Stiamo parlando del Lens, compagine del Nord della Francia che ha stupito tutti con una stagione da sogno. Di seguito, vi proponiamo un’analisi sulla realtà del Lens e su coloro che hanno reso possibile la riuscita di quest’impresa: la qualificazione diretta in Champions League.

Il secondo posto del Lens arriva dal nulla?

Non sarebbe la prima volta che una squadra overperforma nel corso di una stagione: la stagione 22/23 del Lens potrebbe richiamare alla memoria quel Leicester di Ranieri del 2015/16. Dopo aver rischiato la retrocessione l’anno prima, sulla panchina delle Foxes si siede Sir. Claudio, che conduce una squadra qualunque alla vittoria di quello che si avviava a diventare il campionato più competitivo al mondo.

Nel caso dell’impresa Lens, la situazione è piuttosto analoga, con una piccola differenza. Meno di 5 anni fa i giallorossi rischiavano la retrocessione nella National, la Serie C francese. Arrivando a soli 7 punti dal 18esimo, era ormai ovvio agli occhi di tifosi e dirigenza che doveva esser messo su un progetto ben organizzato e mirato all’immediato ritorno nella massima serie francese. E così sia, il Lens risorge dalle sue ceneri.

Sarà possibile un ritorno al passato?

Il periodo d’oro degli anni 90′ in cui il Lens diventò campione di Francia nella stagione 97/98, vinse la Coppa di Lega un anno dopo e arrivò in semifinale di Coppa Uefa nel 99/2000 sembrava ormai solo un lontano ed opaco ricordo. Ma dato che di sviluppi lineari nel calcio ne abbiamo visti ben pochi, dopo 5 stagioni passate in Ligue 2, i Sang et Or sono a tutti gli effetti rinati e sono ritornati laddove erano approdati sul finire degli anni 90′. Due 7° posti di fila nelle scorse 2 stagioni potevano rappresentare un buon punto di partenza per la ripresa.

Tuttavia, quando al termine della scorsa molti artefici della rinascita lasciarono la compagine (Clauss, Badè, Doucourè, Wooh), si temeva si trattasse di un semplice fuoco di paglia, destinato a spegnersi già nella corrente stagione. Ma, grazie ad un mercato “di riparazione” magistrale, il Lens ha addirittura migliorato (e non di poco) il suo piazzamento. Arrivano a 84 punti e a -1 dal PSG, i giallorossi si propongono per la prossima stagione come una vera e propria contendente per il titolo. I parigini sono avvisati, oramai non sono più una potenza egemone in Francia. Se il Lens dovesse ritornare alle vecchie glorie, molti dei meriti dovrebbero andare all’odierno allenatore: Franck Haise, vero artefice del progetto.

Franck Haise: da non essere una prima scelta alla (quasi) gloria

A pochi giorni dall’inizio della quarantena causa COVID 19, Haise era diventato allenatore del Lens nonostante non avesse mai allenato una prima squadra. Venne di fatto promosso dal settore giovanile quando Montainer venne esonerato. Quando poi il campionato venne sospeso definitivamente, il Lens si ritrovava 2° e venne dunque promosso in Ligue 1. Forse possiamo individuare qui il cosiddetto punto di non ritorno, da cui iniziò la risalita dei giallorossi. Con un poco convenzionale 3-4-2-1 il Lens si presentava alla stagione 20/21 da vera e propria squadra cuscinetto, in quanto mancava dalla massima serie da oltre 6 anni ed era stata promossa dopo una quasi retrocessione in National appena due stagioni prima. E invece, a Giugno il tabellone li vedeva in 7° posizione, come successe anche nella stagione successiva, la 21/22.

Ma ciò che davvero ha consacrato la realtà del Lens e di Haise è stata questa stagione. Miglior difesa con soli 29 gol subiti, sole 4 sconfitte e Golden Glove per Brice Samba, portierone del team. Per capirci, il PSG di gol ne ha presi 40 e ha perso ben 7 volte. Pochissimi spazi per gli avversari, squadra compattissima, centrocampo granitico: le conseguenze? Pochissimi gol concessi, e non pochi segnati. Ricordiamo, tutto ciò dopo essere stati ad un passo dal diventare una squadra di terza serie. Come direbbero gli stessi francesi, chapeau Haise!

La rosa: chi sono i veri artefici dell’impresa?

Ma effettivamente, chi sono gli interpreti prediletti da Haise nel suo scacchiere? Lo vediamo di seguito, con un’analisi sulla rosa a disposizione del mister tedesco.

La difesa: chi c’è davanti a Brice Samba?

Nel 3-4-2-1 che citavamo prima di mister Haise i tre pilastri difensivi sono Danso, Medina e Gradit. Il primo, 24enne austriaco, è il vero regista basso della squadra, che imposta una manovra spesso veloce e non troppo elaborata. Non mancano le doti difensive, né a lui né agli altri due centrali del Lens: stiamo pur sempre parlando della miglior difesa della Ligue 1.

 Il centrocampo: tra nuove leve e vecchie conoscenze di Serie A!

Davanti alla difesa figura spesso Abdul Samed, centrocampista di rottura arrivato in estate dal Clermont Foot. Spesso addirittura lo si vede ripiegare sulla linea difensiva per dare una mano ai 3 centrali nel recupero del pallone. Accanto a lui troviamo Seko Fofana, che dopo una parentesi non felicissima all’Udinese, sembra aver trovato il suo contesto ideale. L’ivoriano è infatti capitano della squadra, ed è anche il giocatore con più valore nello scacchiere di Haise (30 milioni, via Transfermarkt). Con 9 reti e 6 assist in stagione è lui il vero e proprio leader del Lens, sia in fase difensiva che in fase di costruzione della manovra. Come riserve i giallorossi hanno altri interessanti profili, come Jean Onana e Claude-Maurice (quest’ultimo in prestito dal Nizza).

A completare la linea mediana troviamo in primis Frankowski, una delle rivelazioni dell’anno. Con 5 gol e 3 assist da esterno a tutta fascia ha costituito per il Lens un vero e proprio punto di riferimento in ambedue le fasi. Sulla fascia opposta troviamo invece Costa, 22enne portoghese molto promettente ma che appare ancora un po’ troppo acerbo. A Frankowski e Costa spesso si alternano anche Machado e Haidara, anche loro molto importanti per la copertura che garantiscono ai due titolari.

L’attacco: Openda e Sotoca come Shaq e Kobe

L’attacco del Lens diventa spesso a 2, con Sotoca che è una punta centrale a tutti gli effetti, e Openda che parte trequartista ma di fatto ricopre anche lui il ruolo di centravanti. Per quanto riguarda quest’ultimo, stiamo parlando di una macchina da gol. Arrivato in estate dal Brugge per 12 milioni scarsi, il numero 11 ha messo a segno 21 gol e fornito 4 assist solo in Ligue 1, facendo la fortuna degli uomini di Haise. Accanto a lui come già detto troviamo Sotoca, 32enne francese che in particolare in quest’ultima stagione ha dato il meglio di sé, performando come mai aveva fatto in carriera.

Lo dimostrano i 7 gol e i 10 assist che ha messo a referto in quest’annata particolarmente positiva. Come suo naturale sostituto il Lens ha Adam Buksa, 26enne polacco arrivato in estate dal New England Revolution di MLS. Quest ultimo ha però trovato poco spazio in stagione, avendo davanti due attaccanti nel pieno del loro stato di forma come Openda e Sotoca. Così si chiude lo scacchiere di Franck Haise, una squadra capace di far sognare in grande i propri tifosi appena 3 anni dopo una quasi certa retrocessione nella Serie C francese.

Così si chiude la nostra analisi sul Lens, che attende la sua prima partecipazione ad una coppa europea dopo tanti anni di buio profondo. Se, intanto che attendete la prossima stagione, volete rimanere aggiornati su tutte le news riguardanti il mondo del calcio e dello sport, continuate a seguire Nasce, Cresce, Calcia!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi