Nel 2025, il panorama occupazionale italiano evidenzia una forte domanda per laureati in ingegneria industriale, informatica e medicina, lauree che non solo offrono elevate possibilità di impiego ma anche stipendi competitivi. Secondo i dati più recenti, queste lauree si confermano come le più strategiche per chi cerca un inserimento rapido e remunerativo nel mondo del lavoro.
I laureati in ingegneria industriale e dell’informazione registrano un tasso di occupazione del 95,6%, mentre quelli in informatica e tecnologie ICT si attestano al 94,6% . Questi settori offrono anche retribuzioni mensili nette superiori ai 2.000 euro, rendendoli tra i più remunerativi per i neolaureati.
Le competenze richieste spaziano dalla progettazione di sistemi complessi alla gestione di infrastrutture digitali, riflettendo la crescente digitalizzazione e automazione dei processi industriali.
Il settore medico-sanitario continua a garantire una solida occupazione, con un tasso del 90,9% per i laureati in medicina e farmacia. Le retribuzioni mensili nette per queste professioni si aggirano intorno ai 1.776 euro, con possibilità di crescita significative con l’esperienza e la specializzazione. La pandemia ha ulteriormente evidenziato l’importanza di questi ruoli, aumentando la domanda di personale qualificato in ambito sanitario.
Anche le lauree in economia (91,2% di occupazione), architettura e ingegneria civile (92,5%) e scienze (89,7%) mostrano buone prospettive occupazionali . Le retribuzioni in questi ambiti variano, con l’economia che offre stipendi medi mensili netti di circa 1.803 euro, mentre architettura e ingegneria civile si attestano intorno ai 1.754 euro. Questi settori richiedono competenze analitiche e progettuali, con un focus crescente su sostenibilità e innovazione.
Per i giovani che si apprestano a scegliere un percorso universitario, considerare le lauree in ingegneria industriale, informatica e medicina può rappresentare una strategia vincente per un futuro professionale solido e ben retribuito. Tuttavia, è fondamentale valutare anche le proprie inclinazioni personali e le competenze richieste dai diversi settori, per un percorso formativo in linea con le esigenze del mercato del lavoro.
Fonti: AteneiOnline, Unipegaso
Articolo a cura di: Eros Pilleri
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