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Lautaro Martinez, il pallone d’oro è possibile: ecco perché

di Redazione NCI

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La notte della premiazione del pallone d’oro si avvicina e Lautaro Martinez sembrerebbe essere uno dei principali candidati a potersi aggiudicare il tanto ambito premio.

A fare il tifo per lui, il 28 ottobre al Theatre du Chatelet di Parigi, ci sarebbe anche un ospite d’onore che di pallone d’oro se ne intende eccome, Leo Messi.

La benedizione di Messi a Lautaro

Messi, Martinez e Lautaro (@Shutterstock)

Al termine di Argentina-Bolivia, conclusa 6 a 0 per l’albiceleste, partita in cui Lautaro ha messo a referto 1 gol e 1 assist, la pulce si è nettamente sbilanciata sul suo favorito alla vittoria finale del pallone d’oro.

Ha avuto un anno spettacolare, merita il Pallone d’oro più di chiunque altro“. Così il 10 più forte del mondo, si è espresso sullo straordinario anno di Lautaro Martinez.

Effettivamente la stagione appena conclusa dal Toro ha ribadito una volta per tutte che Lautaro è un giocatore mondiale di livello assoluto, non solo per i gol e gli assist ma anche per l’importanza tattica che fornisce alla squadra.

Oltre all’otto volte vincitore del pallone d’oro, si è espresso su di lui e sulle sue possibilità di vittoria anche Pep Guardiola che nella conferenza stampa alla vigilia di Manchester City-Inter aveva elogiato l’attaccante argentino dicendo che per essere capitano, attaccante e giocatore dell’Argentina, devi essere speciale.

Lautaro infatti quest’anno, ha indossato la fascia di capitano non solo con l’Inter ma anche con la maglia della sua nazionale, dimostrando di aver raggiunto una leadership esemplare oltre che una qualità tecnica mostruosa.

La stagione di Lautaro

Lautaro

Lautaro Martinez (@Shutterstock)

Che Lautaro meriti o meno il pallone d’oro non siamo di certo noi a poterlo decidere. Ciò che però è sotto gli occhi di tutti è la grande stagione che il Toro ha portato a termine.

I suoi, sono numeri da capogiro. Se consideriamo Inter e Nazionale, Lautaro ha timbrato il cartellino marcatori 36 volte, diventando capocannoniere di Serie A e Coppa America.

Qualità abbinata a quantità, l’attaccante dell’Inter, grazie anche al grande lavoro che ha svolto con lui Simone Inzaghi, è diventato uno degli attaccanti più forti in tutto il globo.

In campionato ha segnato praticamente sempre, vincendolo da protagonista assoluto con tanto di fascia da capitano al braccio.

Al palmares dello scorso anno, va aggiunta anche la vittoria della Supercoppa Italiana e, ciliegina sulla torta, la vittoria della Coppa America in cui ha concluso da capocannoniere segnando un gol anche in finale contro la Colombia di James Rodriguez.

I contendenti del toro

L’ostacolo, o meglio gli ostacoli, per giungere alla gloria in quel di Parigi, sono rappresentati da una triade di fenomeni che hanno anch’essi avuto una stagione surreale.

In primis, colui che sembra più destinato ad alzare il trofeo, vincitore di Premier ed Europeo, non può che esserci Rodri.

Lo spagnolo ha perso una sola partita in tutto l’anno,  in finale di FA Cup col Manchester United, alzando il livello di ogni centrocampo in cui ha giocato con prestazioni da vero fenomeno, le quali hanno contribuito a portare il City in alto e la Spagna a diventare campione d’Europa.

Gli altri due nomi a poter rubare il sogno di Lautaro, sono Vinicius JR e Bellingham. I 2 blancos, sono reduci da una stagione stellare in cui a suon di gol hanno portato per la quindicesima volta il Real Madrid a vincere la Champions, oltre che il campionato.

Insomma la gara è aperta più che mai e per Lautaro, la vittoria non sembra essere una totale utopia, soprattutto dopo che il collega più forte del mondo ha fatto pendere l’ago della bilancia dalle sue parti.

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di Alessandro Calabrese

 

 

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