In una recente intervista, il CEO di Larian Studios ha citato i 2 progetti ai quali il team starebbe lavorando. Non ha fornito moltissimi dettagli, però sappiamo che non si tratterà di un Baldur’s Gate. Ha inoltre parlato di come il team stia utilzzando tecnologie di intelligenza artificiale, sottolineando l’importanza del lavoro umano soprattutto in ambito narrativo.
Con la patch 8 di Baldur’s Gate III, Larian Studios ha ufficialmente cessato il supporto al gioco, comunicandolo in un messaggio d’addio nella patch notes stessa. In una recente intervista, pubblicata su GameSpot, il CEO ha parlato del futuro della società, confermando che il team di sviluppo è a lavoro su 2 nuovi progetti non legati a Baldur’s Gate. Un’altra importante tematica trattata è stata quella dell’uso dell’intelligenza artificiale, riguardo la quale il CEO sembra essere molto consapevole.
Tra i primi quesiti posti a Swen Vincke c’è la gestione della trama di un titolo e come questa viene gestita. Per Vincke è importante dover distribuire appropriatamente una storia che si vuole raccontare. Per questo motivo lui stesso, nonostante sia stato il direttore di Baldur’s Gate III, ha sempre interagito con esperti in quest’ambito, che per esempio avevano già lavorato a trilogie o serie TV. Difatti, sta investendo maggiornamente sul comparto narrativo dei prossimi progetti, dei quali però non ha fornito molti dettagli.
Larian starebbe infatti lavorando, oltre al progetto “Excalibur“, anche a un altro “GDR molto grande“, che si pone l’ambizione di superare qualsiasi altra produzione del team. “È un obiettivo stimolante. Tutto qui. Non posso dire di più, perché deve rimanere in quella realtà onirica“, ha affermato il CEO. Data la potenziale grandezza, probabilmente lo sviluppo coinvolgerà in qualche modo l’intelligenza artificiale, ma non sarebbe un’applicazione nociva.
Per Vincke, l’uso di algoritmi di IA può indubbiamente facilitare ma soprattuto velocizzare il lavoro, anche senza infierire sull’aspetto creativo di una produzione. La miglior applicazione sarebbe quindi per mansioni “che nessuno vuole fare”: “quando la complessità aumenta, le cose iniziano a farsi davvero interessanti. Quindi è giusto dire che i giochi che vengono realizzati oggi sono probabilmente più complessi di quanto non fossero in passato. Più velocemente si riesce a iterare, più velocemente si ottiene un certo risultato. E quindi ciò dovrebbe consentire, in teoria, di realizzare i giochi in modo più efficiente“.
Insomma sembra che Larian Studios abbia già obiettivi ben precisi, e altrettanto precisi sono i mezzi e i modi per raggiugnerli. La valorizzazione dell’aspetto creativo di un videogioco è un aspetto degno di nota per una software house, e a Swen Vincke sembra stare molto a cuore. Per ora però, per verificare l’effettiva attuazione di queste promesse, possiamo solamente aspettare pazientemente il prossimo gioco.
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