Emozione, competitività, attrattiva: queste le caratteristiche principali che traspaiono dal discorso del Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli dello scorso 28 ottobre. In questa data, infatti, l’Assemblea di Lega ha presentato un nuovo format che potrebbe sostituire l’attuale struttura del terzo campionato italiano. Il lavoro, però, non è terminato: “Ora ne discuteremo con le società e apporteremo le opportune modifiche” ha sentenziato Ghirelli. Secondo Sky Sport, infatti, l’idea sarebbe quella di introdurre il nuovo sistema per la stagione 2023-2024. Ecco, intanto, la bozza proposta dalla Lega Pro.
Nel progetto redatto dalla Lega Pro, le 60 squadre dovranno essere suddivise in sei gironi da dieci compagini, i cui criterio di ripartizione è la territorialità. Successivamente, le prime cinque classificate di ciascun girone confluiscono in tre gironi da dieci team valevoli per la poule Promozione. Analoga sorte spetterà per le ultime cinque, per le quali i tre gironi da 10 squadre formeranno la poule Retrocessione. Nella seconda fase eliminatoria, ciascuna squadra detiene la metà dei punti ottenuti nella regular season. Solo le prime tre di ciascun gruppo della poule Promozione, però, avranno l’accesso garantito alle finali (insieme alla vincente della Coppa Italia di Serie C).
Le società classificatosi dalla quarta alla decima posizione, invece, si sfideranno in degli spareggi a 27 squadre, dove incontreranno le prime due di ogni girone della poule Retrocessione: tra queste, solo 6 accederanno al turno successivo. La Top-16 verrà suddivisa in quattro tabelloni da quattro squadre, dove l’accesso alla Serie B verrà stabilito sulla base degli scontri diretti. Discorso simile per la poule Retrocessione: le decime di ciascun gruppo retrocederà di diritto in Serie D, dove confluiranno anche altre sei squadre individuate grazie ai play out per le squadre posizionatesi tra il sesto e il nono posto. “Semplice”, vero?
Una riforma che non nasce per puro caso. Da anni, diversi club di Serie C concludono anzitempo la stagione per fallimento (caso Catania docet). Il Covid ha privato le società dei proventi da gare e abbonamenti, voce molto importante per i bilanci di molte squadre. Ecco perché, il Presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha tracciato gli obiettivi da cui ha origine il nuovo format: “Dobbiamo cercare di far tornare i giovani ed emozionarli, garantendo anche la sostenibilità economica dei club. Se si dovesse pensare che la mia proposta possa essere una fuga in avanti per inficiare la riforma dei campionati, proporrò di spostare le modifiche alla stagione 2024/2025. Vedremo cosa ne penseranno i presidenti. Noi siamo per la riforma e faremo di tutto per non dare alibi”.
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