La tavola è apparecchiata per il gran finale! La Casa di Carta giunge al termine di un percorso durato più di quattro anni. Il titolo ideato da Alex Pina e prodotto da Vancouver Media difatti, è stato distribuito dal colosso americano a partire da dicembre 2017, ed ha conquistato il pubblico in pochissimo tempo.
Per coloro che non lo sapessero, lo show racconta di un gruppo di nove rapinatori intenti a farsi stampare un’ingente somma di denaro dalla Zecca spagnola. A capo del colpo vi è il Professore, un uomo che affida ad ognuno dei componenti il nome di una città: Tokyo, Mosca, Denver, Berlino, Nairobi, Rio, Helsinki ed Oslo. Lo scopo ovviamente, è di preservare l’identità di ciascuno, non a caso è proibito qualsiasi tipo di rapporto interpersonale. In aggiunta, i partecipanti dovranno indossare una tuta rossa e avranno il volto coperto dalla maschera di Salvador Dalí.
La Casa di Carta è al giorno d’oggi, la serie in lingua spagnola più vista nella storia della piattaforma. Secondo alcuni dati raccolti dal sito specializzato Cinco Días, a partire dal 2018 la società di produzione del serial ha aumentato le proprie entrante esponenzialmente, raggiungendo quasi i 20 milioni di euro.
Nonostante alcune stime indichino che la terza parte dello show sia stata guardata da oltre 34 milioni di utenti, è con la quarta stagione che si raggiunge il record di spettatori per una produzione Netflix, toccando quota 65 milioni. Come se non bastasse, a detta di Tv Time, il capitolo 4 è stato richiesto 31,75 volte in più rispetto alla media delle grandi serie a livello globale, sbaragliando dunque la concorrenza. In questo caso sono i dati a testimoniare l’incredibile rilevanza del titolo sia in termini culturali che in ambito sociale.
Il miracolo televisivo è ormai da anni sulla bocca di tutti. Molti lo relegano a una soap opera farcita di continui buchi di trama, altri invece, ne apprezzano tanto le dinamiche quanto il ritmo. Sebbene alcuni non sopportino le forzature insite nella sceneggiatura, una gran fetta dei fruitori decide consapevolmente di andare oltre, aggrappandosi al fascino dell’appiglio politico. Quel che è certo, è che La casa di carta verrà considerata negli anni a venire come un fenomeno senza precedenti, capace di scombussolare l’opinione pubblica. E ora che la conclusione è giunta, chissà a quali risvolti assisteremo. A noi scoprirlo!
Voi che ne pensate? Aspettavate con entusiasmo il finale? Fatecelo sapere. Nel mentre v’invitiamo a rimanere sulle pagine di NCI per restare aggiornati.
Di Gianluca Panarelli
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