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Koulibaly: nuovo episodio di razzismo nei suoi confronti

di Simone Merlo

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La gara è terminata 1-3, con il Napoli che strappa 3 punti importantissimi per la lotta scudetto. Purtroppo questo avrebbe dovuto essere l’unico fatto rilevante della partita ma non è cosi. Infatti, nel match che ha visto scontrarsi Atalanta e Napoli i tifosi atalantini hanno insultato pesantemente il centrale dei partenopei Kalidou Koulibaly.

Koulibaly

Kalidou Koulibaly (@Shutterstock)

Ecco le parole dell’Atalanta e del Senegal a sostegno di Koulibaly

Sulla questione è intervenuta l’Atalanta stessa che ha preso subito le distanze da questo episodio spregevole. “Atalanta BC comunica che ogni comportamento non in linea con i principi di civiltà ed educazione, da sempre perseguiti da questo club, sarà osteggiato con forza. Non vogliamo, e lo sottolineiamo, dare visibilità a soggetti che nulla hanno a che fare con il nostro ambiente e, pertanto, senza clamori né generalizzazioni, agiremo nelle sedi competenti affinché l’immagine del club e della città di Bergamo siano tutelate”. Queste le parole ufficiali della società neroblu, direttamente dal proprio sito ufficiale.

Anche la nazionale senegalese è intervenuta pubblicamente, più precisamente con un tweet.

“Come da loro tristi abitudini, alcuni tifosi bergamaschi, dell’Atalanta, hanno ripetuto ancora una volta le loro sciocchezze umane pronunciando insulti spregevoli e razzisti rivolti al nostro capitano e leader Kalidou Koulibaly. Questi idioti senza cervello non devono avere posto in uno stadio. Forza Kalidou, il popolo senegalese ti sostiene con tutto il cuore e si presenta come un solo uomo per essere orgoglioso del tuo coraggio, della tua fierezza, della tua esemplarità e della tua appartenenza alla nostra razza e al nostro Paese. Capitano coraggioso, non ti raggiungeranno mai. L’hai detto tu stesso durante il ricevimento al Palazzo della Repubblica dopo la nostra vittoria della Coppa d’Africa: “Siamo uccisi ma non disonorati”. Il Senegal e l’Africa sono orgogliosi di te. Sei l’irrefrenabile difensore del nostro colore, della nostra identità e della nostra cultura. Ecco perché sei più bello e più forte”.

 

di Simone Merlo

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