di Redazione Network NCI
I fruitori del prodotto WWE sono ben familiari con il coro “fight forever”, cantato nelle arene dai fan durante match spettacolari. Purtroppo però non si può lottare per sempre, neanche se si è John Cena. Il bostoniano si è ufficialmente ritirato dal wrestling lottato dopo l’ultimo match del suo tour d’addio.
John Cena ha cambiato il wrestling
Dal suo debutto nel lontano giugno 2002, al suo ritiro avvenuto il 13 dicembre 2025, il “leader della cenation” ha lasciato il segno in modo indelebile nel mondo del pro wrestling. Nel corso degli anni è diventato sempre più l’uomo simbolo della WWE e ha guidato la federazione nel periodo chiamato “era Pg” (2008-2014), in cui il prodotto era principalmente rivolto alle famiglie e ai più piccoli. Intere generazioni sono cresciute avendo il wrestler bostoniano come idolo: il suo merchandise è stato per lungo tempo il più venduto. Il suo personaggio da buono incorruttibile, da marine integerrimo, e il suo impegno sociale con fondazioni come Make a wish l’hanno reso un’icona positiva, anche fuori dal ring. John Cena ha segnato un solco indelebile nella storia della disciplina: c’è un prima e un dopo la sua ascesa.
La carriera
Il primo titolo del mondo, l’allora WWE Championship, arriva a WrestleMania XXI contro JBL nel 2005. Un match che gli appassionati italiani ricorderanno molto bene. Da quel momento, John Cena ha collezionato ben 17 titoli del mondo, record assoluto in WWE. Oltre a questo record, il bostoniano è uno dei pochi lottatori ad aver completato il Grand Slam, ossia ad aver vinto tutti i titoli in singolo principali della federazione. Alcune delle sue faide più importanti – come ad esempio quella con CM Punk o con il rivale di sempre Randy Orton – sono ormai la storia su cui si fonda la narrazione della World Wrestling Entertainment. Anche le sue catchphrase, come “you can’t see me” e “never give up” sono entrate a far parte della cultura pop.
Un eroe contestato
Tuttavia, bisogna anche ricordare di come Cena sia spesso stato criticato dai fan più hardcore, che non hanno mai amato il suo stile da “supereroe”. Tra i tanti, il più celebre episodio di rivolta del pubblico contro il bostoniano fu l’episodio durante ECW One Night Stand del 2006. Il pubblico era totalmente contro John Cena – che in quell’occasione affrontò Rob Van Dam, perdendo il match per il titolo del mondo – arrivando a restituire la t-shirt ogni qual volta l’atleta la lanciava tra la folla, ed esponendo l’iconico cartellone “if Cena wins we riot”. In generale, per il pubblico adulto, contestare John Cena diventò quasi una moda, che ha accompagnato la carriera del lottatore per molti anni.
Gli ultimi anni
Già dal 2017, le apparizione del leader della cenation si erano fatte sporadiche. Forse è stato proprio in quel momento, dopo aver perso la possibilità di vederlo tutte le settimane, che persino il pubblico che fino a poco prima lo fischiava iniziò a rimpiangerlo. La federazione non era riuscita a creare un sostituto credibile, un nuovo atleta che potesse diventare il volto della WWE. E gli ascolti ne hanno risentito per lungo, facendo perdere appeal al prodotto. Ad ogni suo ritorno, l’arena è esplosa e i cori avversi sono diventati un lontano ricordo. Il 6 gennaio 2025, John Cena ha annunciato il suo tour d’addio, chiamato “The last time is now”, conclusosi il 13 dicembre 2025 con il suo match di ritiro.
Tutti gli spettatori, che si sono emozionati durante i suoi incontri e che hanno vissuto l’ascesa di quella che è la più grande leggenda del wrestling, possono solo dire: THANK YOU CENA!
Per ulteriori notizie continuate a seguire Nasce Cresce Ignora!
Articolo a cura di Enrico Roca
© RIPRODUZIONE RISERVATA