di Denieli Freitas Nogueira
Ieri è stata una giornata storica per il mondo degli sport estremi! Il protagonista è stato l’atleta estone Jaan Roose, membro del team Red Bull, che ha affrontato l’impegnativa traversata dello Stretto di Messina su una slackline di soli 1,9 cm di larghezza, sospesa a 230 metri di altezza sul livello del mare.
Jaan Roose: a un passo dal Guinness dei Primati
La partenza è avvenuta alle 8:30 del mattino dal pilone di Santa Trada, a Villa San Giovanni, sul versante calabrese, dove Roose è salito fino a 265 metri di altezza per iniziare la meticolosa preparazione della sua traversata. Circa 15 minuti dopo, l’atleta si è messo in piedi sulla slackline, iniziando così la sua camminata, interrotta purtroppo da una caduta a pochi metri dal traguardo, che gli ha impedito di registrare ufficialmente il suo record nel Guinness dei Primati.
La traversata si è sviluppata con una progressione impressionante: Roose ha raggiunto il primo chilometro intorno alle 9:30, esattamente 45 minuti dopo la partenza, e ha continuato il suo percorso con tenacia, percorrendo 2.500 metri allo scoccare delle 2 ore. Sebbene la caduta avvenuta a pochi metri dal traguardo gli abbia negato l’inclusione nel Guinness dei Primati, l’impresa rimane la più lunga camminata su slackline mai realizzata.
L’arrivo è avvenuto in Sicilia, precisamente a Torre Faro, Messina, dopo aver coperto una distanza di oltre 3,5 chilometri. Roose ha concluso la traversata in 2 ore, 56 minuti e 32 secondi, rispettando così il tempo stimato di circa 3 ore per completare l’impresa. Nonostante la caduta, Roose ha migliorato il suo record personale, che era di 1.525 metri ottenuto a Guadalupe Montserrat.
Per rimanere sempre aggiornati su tutte le novità dal mondo, continuate a seguire Nasce, Cresce, Ignora!
Potrebbero interessarvi anche:
© RIPRODUZIONE RISERVATA