Le parolacce sono uno strumento linguistico che, con molta probabilità, sfruttiamo quotidianamente. Derubricate nel gradino più “grezzo” e “basso” della nostra lingua, queste parole hanno, tuttavia, una loro origine, significato e ruolo ben precisi; per questo motivo l’università IULM di Milano ha deciso di organizzare un corso specifico sul turpiloquio, offrendo un contenuto formativo che non sia banale e che tratti questo argomento a 360 gradi, partendo dal cinema, passando per la letteratura e arrivando altresì alla scienza.
Il workshop, riservato a 30 studenti e iniziato nella giornata di ieri, 20 febbraio, è tenuto da una personalità d’eccezione, e che con le parolacce ci ha avuto a che fare per decenni: Vito Tartamella. Conosciuto dalla massa probabilmente per il suo noto sito “Parolacce.org“, Tartamella è un giornalista scientifico di grande fama, attivo da molti anni su “Focus“, nonché autore di diversi libri, tra cui uno dedicato esplicitamente al linguaggio “volgare”.
La IULM ha pertanto attivato questo corso – intitolato “Comunicazione e parolacce” – per gli studenti di 3 facoltà: Interpretariato e Traduzione, Comunicazione, Arti e Turismo. Il docente ha ritagliato ad hoc un contenuto spalmato su 12 ore di lezione (6 incontri totali) e che possa abbracciare gli interessi di ogni corso di laurea; si parte quindi dalla difficoltà di traduzione e doppiaggio delle parolacce nei film stranieri, passando, in ambito più strettamente di comunicazione, al legame tra turpiloquio e la politica, nonché alle ultime scoperte della scienza sulla relazione tra parolacce e cervello. Riguardo l’arte e il turismo, invece, il corso tratterà la millenaria testimonianza storica del linguaggio offensivo, e di come esso possa fungere da veicolo interpretativo dei sentimenti e degli umori di una determinata epoca storica.
Per gli studenti si prospetta quindi un corso piuttosto ampio nonché originale nei contenuti; si tratta, infatti, del primo corso in assoluto di questo genere in Italia. Tartamella ha già tenuto, infatti, delle lezioni su questo tema all’estero, in particolare in Francia e in Brasile, tuttavia quella italiana si prospetta un’opportunità unica nonché molto partecipata, come provato dagli alti numeri di richieste di adesione.
Per chi frequenterà il corso ci sarà anche un “badge of honour” che potrebbe alzare il voto di laurea di un punto; l’attestato non riflette le presunte capacità di esperto fruitore di parolacce da parte dello studente, bensì l’approfondita conoscenza del loro ruolo e impiego nella nostra società e in quelle del passato.
Fonti: Parolacce.org
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