di Redazione NCI
Si è concluso il turno degli ottavi di finale per Europa League e Conference League. Dopo il passaggio del turno dell’Inter, i nerazzurri si troveranno ad affrontare il Bayern in un’attesissima sfida. Ma come sono andate invece le italiane rimaste nelle altre competizioni europee? Il punto su Lazio, Roma e Fiorentina.
in Europa League basta un pareggio alla Lazio
All’Olimpico la Lazio raggiunge l’obbiettivo di passare il turno contro i cechi del Viktoria Plzeň. Dopo il clamoroso 2-1 dell’andata, con le due espulsioni di Rovella e Gigot e il gol vittoria in extremis di Isaksen, per strappare il pass quarti ai biancocelesti bastava un pareggio. Nonostante ciò, il Viktoria si è dimostrato nel suo cammino europeo un avversario tutt’altro che semplice con cui aver a che fare.
In una partita molto fisica e dopo un primo tempo combattuto, sono infatti gli ospiti a passare in vantaggio al 52° con Pavel Šulc. Il centrocampista della nazionale ceca viene lasciato libero dalla difesa laziale e un pasticcio di Patric nel marcare l’attaccante Durosinmi permette al nigeriano di appoggiare un facile assist per il compagno.
A scacciare lo spettro dei supplementari è il pareggio al 77° da Alessio Romagnoli. Il difensore incorna un perfetto cross teso di Zaccagni (migliore in campo) da calcio d’angolo, schiacciandolo all’angolo basso destro della porta. Il portiere Jedlička prova a trattenere, ma sbaglia e se la porta oltre la linea da solo. L’arbitro Makkelie convalida il gol con l’ausilio della segnalazione all’orologio della Goal Line Technology.
Gli uomini di Baroni affronteranno ora il Bodø/Glimt, la temutissima squadra norvegese che negli ultimi anni si è conquistata la nomea di ammazza-grandi. Partita decisamente non semplice, ma se l’obbiettivo della squadra di Lotito è riuscire ad andare fino in fondo nella competizione, ogni partita d’ora in poi dovrà contare come una finale.
Non basta Paredes: la Roma è fuori
Notte amara per Ranieri e i suoi. La Roma non riesce a difendere il 2-1 dell’andata e all’Estadio San Mamé perde 3-1 contro l’Athletic Club, venendo così eliminata dall’Europa League. Nonostante le ottime prestazioni in campionato, i baschi, attualmente al quarto posto nel campionato spagnolo, hanno ampiamente meritato la vittoria.
Dopo il palo colpito su colpo di testa di Cristante (in posizione irregolare), l’espulsione di Hummels all’11° ha certamente condizionato negativamente i giallorossi. Ingenuo il tedesco, che perde una brutta palla in fase di costruzione dalla difesa e subito dopo trancia da ultimo uomo a metà campo il lanciato Maroan Sannadi. L’Athletic ne approfitta, dominando il possesso palla e continuando a bersagliare la porta di Svilar.
Al terzo minuto di recupero del primo tempo, Nico Williams insacca al volo un cross deviato da Ndicka da posizione defilata. Nel secondo tempo arriva anche la rete di Yuri Berchiche: al 68° salta più in alto di tutti su un corner e spiazza tutta la difesa mandandola sul secondo palo. Completa la doppietta Williams, che all’82° scarta mezza difesa in area e infila con un pallonetto nella porta romanista.
Al 91° El Shaarawy viene abbattuto in area da Gorosabel dopo essere stato saltato. Non basta però il rigore trasformato da Paredes a salvare la Roma, che ora si ritrova a dover affrontare il solo campionato, con l’obbiettivo di centrare di nuovo una qualificazione in Europa il prossimo anno.
Fiorentina al cardiopalma, supera il Panathinaikos
Missione compiuta per i viola, che sotto un diluvio all’Artemio Franchi battono 3-1 il Panathinaikos timbrano il biglietto per i quarti di Conference League. Dopo la sconfitta 3-2 ad Atene, i toscani riescono a ribaltare il bilancio del doppio confronto in una partita molto equilibrata e dall’esito incerto fino alla fine.
Già nel primo tempo, a rompere gli indugi è Rolando Mandragora, che con un gran destro dai 25 metri realizza il primo gol una stecca a fil di palo, imprendibile il grande ex della sfida Drągowski. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa invece Gudmundsson dodici minuti più tardi, raddoppiando in volata sulla sinistra dopo un ottimo recupero del capitano Ranieri, con il suo tiro deviato dal difensore Willian Arão che inganna l’estremo difensore polacco.
Nella ripresa gli uomini di Palladino avvertono però visibilmente la stanchezza e subiscono l’estenuante forcing dei greci, ma a un quarto d’ora dal termine è Kean a risolvere la situazione. Il nazionale azzurro si gira bene su un filtrante di Ranieri e batte Dragowski, siglando il 3-0. Nel finale il Panathinaikos accorcia le distanze con il rigore di Ioannidis, ma la Fiorentina riesce a resistere fino al triplice fischio finale. Prima della fine, simpatico siparietto in occasione del cartellino rosso mostrato a Mladenović. Kean gli indica l’uscita e ne accompagna il ritorno anticipato negli spogliatoi salutandolo con la mano.
Nel prossimo turno, la Fiorentina affronterà il NK Celje. Pur non essendo una delle squadre più temute della competizione, ma il loro percorso non è certo passato inosservato: pur essendo quinti in campionato ed aver ottenuto l’accesso ai playoff di Conference solo con in 21° posto nel girone, hanno battuto l’APOEL nello spareggio per gli ottavi, mentre in questo turno hanno vinto in rimonta contro il Lugano ai rigori in una folle partita in terra svizzera. Insomma, i quarti di finale di Europa League e Conference League per le italiane si prospettano più interessanti che mai.
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