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Italia manda 3400 soldati al confine con l’Ucraina

di Stefano Ceresoli

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L’Italia è pronta a fornire altri 3.400 soldati per supportare la NATO nella sua risposta all’invasione russa dell’Ucraina.

 

l’Italia entra in campo

 

Il nostro paese farà la sua parte in questa guerra, inviando 3400 soldati al confine rumeno con l’Ucraina. Questo è quello che ha detto venerdì al parlamento il premier italiano Mario Draghi. Circa 1.400 soldati tra esercito, marina e aviazione sono pronti per unirsi ai 240 soldati italiani già schierati nelle missioni Nato nell’Europa orientale, ha affermato Draghi. Vi sono inoltre altri 2.000 militari a disposizione. “La nostra priorità oggi deve essere rafforzare la sicurezza del nostro continente e esercitare la massima pressione sulla Russia affinché ritiri le sue truppe e torni al tavolo dei negoziati”, ha affermato il premier. Egli ha osservato tuttavia che le azioni violente della Russia in Ucraina rendono “impossibile” il dialogo diplomatico.

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Sanzioni e soldati

 

Draghi ha anche detto al parlamento che l’UE sta finalizzando un primo pacchetto di sanzioni “molto severe e incisive” contro la Russia. Oltre alle sanzioni, l’Italia sta anche preparando un pacchetto di aiuti da 110 milioni di euro per l’Ucraina. “Le misure dell’UE sono state coordinate insieme ai nostri partner del G7“, ha detto Draghi. Egli ha inoltre sottolineato che la posizione dell’Italia è in linea con le altre nazioni dell’UE, “in primis Francia e Germania“. “Le immagini che vediamo di cittadini indifesi costretti a nascondersi nei bunker e nelle metropolitane sono terribili. Questi orribili momenti ci riportano ai giorni più bui della storia europea“, ha detto. Draghi ha inoltre aggiunto che ci sono “lunghe file di auto che lasciano Kiev e altre città ucraine , soprattutto verso il confine con l’UE.”

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La dichiarazione dell’Italia

 

L’Italia condanna fermamente l’invasione, che riteniamo inaccettabile“, ha detto il premier. “L’attacco è una gravissima violazione della sovranità di uno Stato libero e democratico, dei trattati internazionali e dei più fondamentali valori europei“. Draghi ha affermato che sono in corso piani per “l’evacuazione sicura” degli italiani in Ucraina. Inoltre ha dichiarato che l’ambasciata italiana a Kiev è “aperta e pienamente operativa“.

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