di Redazione NCI
Possiamo affermare senza problemi che ieri sera a Dortmund contro la Germania abbiamo visto i due volti dell’Italia. Una goffa e addormentata nei primi 45’ e una vogliosa di vincere e aggressiva nella ripresa. Grazie alla forza mostrata nel secondo tempo gli Azzurri sono riusciti a recuperare i tedeschi, ma ciò non è bastato per passare il turno in Nations League e per rientrare nel semplice girone A per le qualificazioni ai Mondiali 2026.
Primo tempo horror
Nei primi 45’, l’Italia di Spalletti è apparsa spaesata, senza idee, lenta e con una formazione, a detta dello stesso CT, sbagliata. La Germania ha quindi sfruttato ampiamente la debolezza italiana, dando l’idea di aver già chiuso la partita in soli 15 minuti. La confusione degli azzurri si mostra subito con il rigore causato da Buongiorno, entrato ampiamente in ritardo su Kleindienst, trasformato poi da Kimmich.
Il punto più basso della partita però viene raggiunto con il secondo gol della Nationalelf: dopo una parata di Donnarumma su un tiro di Kleindienst, Gigio si allontana dalla porta e ha qualcosa da ridire all’arbitro insieme ai compagni. Tuttavia un raccattapalle quindicenne dà rapidamente la palla a Kimmich, che, vedendo Musiala alle spalle di Donnarumma, batte rapidamente il corner e il fuoriclasse dei bavaresi deve solo appoggiarla in rete.
Il terzo gol è la ciliegina sulla torta: palla persa dopo un anticipo di Schlotterbeck su un passaggio per Barella, allargo sulla fascia da Kimmich, che crossa in area e serve un bel pallone per il gol di testa di Kleindienst, con un rocambolesco tentativo di parata da parte di Donnarumma.
Una nuova Italia
Non si sa cosa sia successo dentro gli spogliatoi, un discorso infuocato, qualche cambio di gioco o semplicemente l’orgoglio ferito, ma l’Italia ha mostrato un nuovo volto nel secondo tempo. Trascinata da un prorompente Moise Kean, autore di una doppietta, in 20 minuti ha ridotto le distanze. Marciniak ha poi annullato, dopo essere andato al Var, un rigore su Di Lorenzo causato da Schlotterbeck, che però, a detta dell’arbitro polacco, aveva leggermente toccato il pallone prima del contatto con il terzino del Napoli. Raspadori trasforma il rigore nel 95’ e regala agli Azzurri un’amara consolazione per la partitaccia giocata dagli azzurri, fuori dalla Nations League e ora inseriti nel girone a 5 con la Norvegia.
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Articolo di Giovanni Magni
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