Domenica mattina sull’isola d’Ischia i carabinieri hanno trovato il corpo senza vita di una giovane ucraina che era caduta in un dirupo. La ragazza si chiamava Marta Maria Ohryzko e la sua vicenda nasconde pagine ancora più tragiche; sembra infatti che, agonizzante, abbia chiesto aiuto per ore ma sarebbe stata ignorata dal compagno.
Ricostruendo la vicenda attraverso i messaggi dal telefono della vittima le autorità hanno capito che probabilmente la ragazza è precipitata sabato pomeriggio perdendo l’equilibrio tra le rocce a Ischia e infortunatasi non sarebbe riuscita ad alzarsi e provare ad uscire. Parrebbe che Ohryzko a partire dalle 15:45 avrebbe scritto al compagno, un uomo russo di 40 anni, “sono caduta“. Ilia Batrakov l’avrebbe ignorata fino alle 19 passate, quando dopo diversi messaggi di supplica avrebbe risposto ad una telefonata il cui contenuto rimane ignoto poiché l’uomo ha dichiarato: “non mi ricordo“.
Come riporta Skytg24, sembra dunque chiaro che il compagno sapesse dove si trovava, ma non ha mosso un dito per aiutarla. Anzi, ha sì, chiamato i carabinieri, ma avrebbe anche cancellato le chat su WhatsApp, che poi l’avrebbero inchiodato. Ai carabinieri l’uomo avrebbe inoltre raccontato di quanto accaduto la notte della scomparsa della donna: “Camminando mi sono accorto di una luce tra la vegetazione e avvicinandomi ho visto che c’era Marta. Si trattava del suo telefono accesso in modalità torcia. Marta sono sicuro fosse ancora viva perché mi ha detto qualcosa. Non ricordo cosa”.
In seguito l’uomo ha confessato di aver abbandonato lì la fidanzata dicendole di dormire lì e di essere stanco dei suoi comportamenti. Tornato la mattina sul posto avrebbe trovato la donna senza vita e avrebbe così chiamato i soccorsi. Sembra chiaro che il quadro sia quello di una relazione problematica, chiusasi in un modo tragico e crudele.
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