“Io sono Babbo Natale“ è uscito nelle sale il 3 novembre 2021, ad un anno dalla scomparsa del maestro Gigi Proietti. Un elegante modo per omaggiarlo e lasciarlo andare definitivamente. Affiancato da un bravissimo Marco Giallini, la coppia mette in scena un film leggero ma divertente, su un Babbo Natale ormai prossimo alla pensione in quel di Roma.
Ettore, in carcere per rapina, esce due anni prima per buona condotta. La famiglia lo rifiuta e si ritrova a dover dormire, sotto le feste di Natale, su una panchina al parco. Fino a quando un uomo elegante gli lascia una banconota da 50€ pensando fosse un senza tetto. Ettore quindi lo segue e si fa accogliere dentro casa. L’ospitante è Nicola Natalizi, il quale si scoprirà poi essere Babbo Natale, ormai stanco ma completamente dedito al lavoro. Il ladro non ci metterà molto a far uscire la sua vera indole, usando i poteri di Babbo Natale per fare rapine in tutta Roma.
Nonostante la presenza di due giganti quali Marco Giallini e soprattutto Gigi Proietti, “Io sono Babbo Natale” è un film solo passabile. Uno di quei film che si guardano in assenza di altro, anche se in questo caso a spingere il pubblico in sala è la possibilità di poter vedere l’ultima interpretazione di un grande maestro quale è stato Proietti. Se non fosse stato per loro due sarebbe probabilmente passato in sordina, sotto quel sottile velo dei numerosi film natalizi prodotti ogni anno.
Questi film natalizi creano un’atmosfera particolare, e, chi ama questa festa, non riesce quasi mai a parlarne veramente male. Quindi bisogna guardare anche gli aspetti positivi: è un film divertente che però riesce anche a prendersi sul serio nei momenti giusti. Visivamente molto curato, con soprattutto colori e fotografia azzeccati. E poi stiamo parlando di Roma in periodo natalizio, impossibile non apprezzare una città eterna tanto pulsante di luce e vita.
Nonostante il cast, “Io sono Babbo Natale“ sta passando abbastanza in sordina. Un po’ perché i film italiani non vengono sempre apprezzati come meriterebbero, facendo di tutta l’erba un fascio, e un po’ perché in sala ci sono altri grandi titoli del calibro di “Ghostbusters: Legacy“, o “Eternals“.
Per tirare le somme, comunque, entriamo in sala sapendo di aver pagato per un film leggero, per farci due risate. E l’obiettivo del film è raggiunto. In più possiamo godere di un’ultima interpretazione di Gigi Proietti, al quale possiamo vedere una breve dedica, “A Gigi”, a fine film. E questo basterà per farci uscire dalla sala con gli occhi lucidi.
Ci mancherai Gigi, anche dopo essertene andato sei riuscito a fare un’ultima “mandrakata” delle tue.
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di Simone De Mattia
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