Attualità

Intossicazione in piscina a Roma: allarme sanitario

Cinque bambini, tra cui quattro fratelli, sono stati ricoverati dopo un bagno in piscina nella periferia di Roma. I bambini sono finiti in ospedale accusando gravi malori mentre facevano il bagno in un centro sportivo alla Borghesiana. Il più grave, di 9 anni, è ricoverato in terapia intensiva per sospetta intossicazione da cloro. Gli altri quattro, dai 5 agli 11 anni, hanno riportato irritazioni cutanee e sintomi respiratori.

Indagini in corso: si ipotizza un malfunzionamento nell’impianto di disinfezione

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I piccoli sarebbero stati soccorsi inizialmente da un passante per poi essere trasportati al Policlinico Umberto I, prima dell’arrivo dell’Ares 118. Il malore sarebbe stato segnalato da uno dei bambini, il quale ha avvertito la madre.

La procura di Roma ha aperto un’inchiesta, attualmente senza indagati, per il reato ipotetico di lesioni e intossicazione da cloro. Le prime indagini indicano un possibile malfunzionamento dell’impianto di disinfezione della piscina ma, secondo quanto riferito dal responsabile della struttura, tutto era a norma fino al controllo delle 9:30. Il problema potrebbe essere un accumulo di cloro, verificatosi successivamente, che sarebbe fuoriuscito dalle bocchette in un punto specifico della vasca. Sul posto sono intervenuti gli ispettori della ASL per accertamenti sulla qualità dell’acqua e sul corretto uso dei prodotti chimici.

Allarme dalla Sima: crescente rischio di intossicazioni da cloro nelle piscine italiane

La Società Italiana di Medicina Ambientale, conosciuta con l’acronimo di Sima, ha lanciato l’allarme: episodi simili si stanno verificando con molta più frequenza rispetto al passato. I prodotti chimici utilizzati per la disinfezione delle piscine possono rilasciare gas tossici in caso di miscelazioni errate, come il cloro gassoso, altamente pericoloso per l’inalazione. Il presidente Sima inoltre ricorda che anche esposizioni brevi possono causare gravi danni a occhi, vie respiratorie e apparato neurologico, soprattutto nei bambini. L’associazione invita a intensificare i controlli e a sensibilizzare un uso più consapevole e sicuro delle sostanze nelle strutture pubbliche.

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Articolo di Biagi Linda

Fonti: CorrieredellaSera, TGCOM24

Redazione Network NCI

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