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Intervista ESCLUSIVA a Emanuela Pacotto, Renato Novara e Federica Simonelli, doppiatori di “One Piece Red”

Come ormai noto, la saga di One Piece si è recentemente arricchita di un nuovo film, dal titolo “One Piece Red“. La sua proiezione nei cinema selezionati italiani il 7 e 8 novembre ha riscosso un grande successo e il 1° dicembre uscirà la versione doppiata. Proprio di questa versione ci occuperemo oggi; domenica 27 settembre, durante la Milan Games Week, abbiamo avuto l’occasione di intervistare in via esclusiva tre dei doppiatori italiani della pellicola. Si tratta di Emanuela Pacotto, doppiatrice di Nami in One Piece, Jessie in “Pokémon” e Bulma in “Dragon Ball“; a seguire Renato Novara, Luffy in One Piece, Tanjiro in “Demon Slayer” e Edward in “Fullmetal Alchemist“; infine la nuova aggiunta Federica Simonelli, che interpreta Uta, rivelazione di “One Piece Red“.

Emanuela Pacotto – L’intervista

Tra tutti i presenti qui oggi, sei quella che ha doppiato il proprio personaggio sin dal primo giorno che One Piece arrivò in Italia. Possiamo dire quindi che con Nami hai creato un rapporto speciale? E cosa ti aspetti che Oda (creatore del manga) abbia in serbo per questo personaggio?

Con Nami ho un rapporto specialissimo; abbiamo vissuto un sacco di avventure insieme e mi ha fatto vivere emozioni veramente particolari, ci sono scene che sono rimaste storiche per gli amanti di One Piece, che mi sono rimaste veramente nel cuore. Per questo è un personaggio a cui sono molto legata. Non potrei concepire la mia vita senza Nami. La cosa divertente è che, col passare degli anni, la cara signorina Nami deve aver saputo che la doppiavo io e ha cominciato ad assomigliarmi sempre di più, quindi si è fatta crescere i capelli… Io, per esempio, sono andata al mare e sono tornata con dei riflessi rossi che non ho mai avuto. Diciamo che lei ha una misura di reggiseno un po’ più abbondante della mia, però insomma, siamo diventate sempre più simili e questo mi diverte molto. Forse anche Eiichirō Oda ha saputo che la doppio io.

Che cosa ci riserverà il grande Oda per il futuro? Non lo so, però io non ho mai nascosto il fatto che per me One Piece rimane un anime davvero speciale. Questo grazie proprio al suo autore, che ha una fantasia inesauribile, per cui quando dici “Ok, abbiamo visto tutto” riesce a inventarsi personaggi nuovi, mondi diversi, veramente delle cose che credo abbiano un po’ cambiato anche le sceneggiature degli altri anime. Per cui non lo so, ma sono convinta che qualunque cosa abbia in serbo per noi ci stupirà“.

 

Una delle componenti più importanti del film è la musica. Per quanto riguarda te, qual è il tuo rapporto con il mondo musicale?

Io ho un rapporto un po’ particolare, nel senso che, forse un po’ come tutti, ricorro alla musica in tanti momenti della mia giornata o della mia vita quando ho bisogno di qualcosa in più. La musica ti aiuta nei momenti brutti, oppure ti fa risaltare ancora di più i momenti belli; per questo a seconda dei vari periodi della mia vita io ho cambiato genere di musica, artisti, ho spaziato dalla musica moderna alla musica irlandese sempre variando di genere perché quando il tuo stato d’animo va più da una parte tu segui il suono che gli è più familiare, dove ti senti più a casa in quel momento emotivamente parlando. Credo che per tutti la musica sia molto speciale e sicuramente lo sarà anche per tutti gli spettatori del film “One Piece Red”. Qui la musica la fa un po’ da padrone. Erroneamente, però, tanti hanno detto “Questo film è un musical”: non è vero! Il musical è quel film dove la fioraia, o l’operaio, a un certo punto improvvisamente comincia a cantare. Invece qui il personaggio è una cantante, una idol, sono tutti a un concerto quindi è normale che ci siano delle canzoni, che però sono straordinarie, quindi, qualunque genere di musica uno ami, troverà la canzone che preferisce. Anche dal punto di vista musicale sarà un’esperienza incredibile questo film“.

Oltre al tuo personaggio, chi altro avresti avuto il piacere di doppiare e perché?

Il personaggio di Uta, intorno al quale ruota un po’ la storia di questo film, è un personaggio molto bello e complesso; se non avessi già dato voce a Nami e me lo avessero chiesto avrei fatto volentieri il provino per Uta. Hanno comunque trovato un’altra eccellente collega, per cui pazienza“.

Renato Novara e Federica Simonelli – L’intervista ai doppiatori di One Piece Red

Una delle componenti più importanti del film è la musica, grazie proprio al personaggio di Uta. Per quanto riguarda voi, qual è il vostro rapporto con il mondo musicale?

Novara: “Il mio è bellissimo ma molto agée, nel senso che io sono innamorato da sempre della musica. Il mio sogno era quello di cantare in realtà, cosa che ho realizzato nel film “Il Ritorno di Mary Poppins”; lì cantavo anche le canzoni e mi sono tolto la più grande soddisfazione della vita. Fin da piccolo, però, ascoltavo le canzoni dei miei nonni, le canzoni degli anni’30/’40; poi sono passato alla black music, al soul, al blues, per cui ho sempre perso la musica della mia età. Ho un rapporto bellissimo ma, appunto, un po’ agée e tendo verso il musical, quindi sono veramente perfetto per “One Piece Red” direi“.

Simonelli: “Questa è la prima volta che lo dico pubblicamente: io suonavo il clarinetto. Ho cominciato da ragazzina, poi l’ho lasciato perdere perché, come tutti i ragazzini, dopo un po’ ti stufi. Un po’ mi spiace aver perso la mano, adesso non so più leggere uno spartito e questo è un po’ un peccato. Ho comunque sempre avuto un buon orecchio, ho anche studiato canto tanti anni e mi piace moltissimo cantare, quindi è stato molto bello essere una cantante (anche se non ho cantato). Spero comunque di avere presto un’occasione come ha avuto Renato con Mary Poppins, di avere anch’io, possibilmente con la Disney, una principessa che canti“.

Oltre al vostro personaggio, chi altro avreste avuto il piacere di doppiare e perché?

Novara: “Io sono innamorato di Usopp, ma non so neanche dire perché. Da un lato forse perché l’ho sempre sentito doppiare a Luca Bottale che io adoro, poi è un mio amico e quindi mi è sempre piaciuto. Poi ha questa umanità forte, questa ironia, questo essere scemo, ama piangere, si dispera… non so, la follia di Usopp è la cosa che mi ha sempre colpito di più. Poi anche un paio di tette alla Nami però, così stravolgiamo un po’ le cose“.

Simonelli: “Io in realtà non seguo One Piece, questo è il mio primo approccio con il mondo di One Piece, però lo conosco, non si può non conoscere One Piece. Sono comunque appassionata di fumetti: il motivo per cui non l’ho mai visto o letto è che è veramente lunghissimo e devo prendermi un mese e dire “Ok, lo dedico a One Piece”. Comunque i personaggi li conosco e un personaggio che a me piace tantissimo da quello che vedo, perché mi fa molto ridere, è Boa Hancock, perché è questa regina meravigliosa ma totalmente sottona per Luffy e saremmo un po’ Felipe e Genoveva se io fossi Boa Hancock, che è una coppia di una soap opera che abbiamo doppiato dove io ero innamoratissima di lui e lui non mi poteva vedere“.

 

One Piece è una saga che, grazie alla sua longevità, è riuscita ad abbracciare, far divertire ed emozionare varie generazioni. Considerando tutta la saga, qual è stato il vostro momento preferito?

Novara: “Domanda difficile, intanto perché siamo molto indietro con la saga rispetto al Giappone, quindi abbiamo una visione limitata; la mia visione è ancora più limitata perché sono entrato nel doppiaggio come seconda voce, perché prima Luffy era doppiato da Luigi Rosa. All’inizio è stato un faticoso assestarmi; devo dire che però Dressrosa mi sta piacendo molto perché unisce tanti pezzi diversi e una marea di personaggi, e poi c’è anche qua una commistione. Non credo di fare spoiler perché in Giapponese l’hanno già vista tutti: questa cosa che vedi gli omoni enormi, poi i folletti, tette che crescono come non ci fosse un domani, mi ha creato molto colore. La vedo da un lato molto combattiva e cruda, ma dall’altro c’è molto colore, è molto rosea, poi ci sono i burattini, i giocattoli, ha tanta carne al fuoco, per cui mi sta piacendo Dressrosa“.

Simonelli: “Non posso rispondere ma mi è piaciuto molto One Piece Red“.

Renato, oltre a prestare la voce al protagonista per questo film ti è stata affidata anche la direzione del doppiaggio. Secondo te, questa nuova esperienza nella saga ti ha fatto legare ancor di più al personaggio di Luffy?

Novara: “Mi ha dato una visione diversa del film e in generale della saga, ma mi ha fatto soprattutto rendere conto della difficoltà estrema di questo prodotto, perché io mi rendevo conto della difficoltà di Luffy nel momento in cui c’era da urlare, da ricordare 276 cose che dici “Ma è successo quello con quell’altro” (perché spesso alcune cose le perdiamo). Dirigendo, però, ho capito quanto questi personaggi si intersechino, i dialoghi è un attimo che sbagli, in giapponese poi vanno per immagini e quindi in Italia a volte si perdono dei concetti e a volte se ne acquistano altri. Mi ha fatto innamorare di più di Luffy da un lato ma dall’altro mi ha fatto capire quanto sia complicato doppiare questo prodotto“.

Federica, questa è la prima volta che presti la voce ad un personaggio nella saga di One Piece. Eri già fan prima del tuo lavoro con Uta oppure questo è stato il tuo primo incontro con il franchise?

Simonelli: “Come ho detto è stato il mio primo incontro, ma è stato un primo incontro meraviglioso che mi ha fatto venire voglia di cominciare. Non posso essere Uta e non aver letto One Piece e non sapere chi è mio “padre”“.

Renato, c’è stato un motivo particolare dietro la scelta nel lasciare le canzoni in lingua originale invece di doppiarle?

Novara: “Non è proprio stata presa in considerazione l’idea di doppiarle. Io quando ho visto il film non ho neanche chiesto ai clienti “Dobbiamo doppiarle?”, non l’ho proprio considerata come ipotesi e loro nemmeno. In realtà è dovuta la scelta di lasciarle in originale, in primis per i fan, anche perché chi ama questo prodotto ama anche il giapponese e qui abbiamo l’opportunità di sentire il doppiaggio italiano ma con un sapore giapponese, lasciando le canzoni. In secondo luogo è stato per rispetto verso la cantante, Ado, che è stata fenomenale, con tutto il rispetto verso Federica che sarebbe stata bravissima. Io credo, poi, che al di là di quella che poteva essere la mia scelta o suggerimento, a monte non ce l’avrebbero mai permesso perché è anche un modo per lanciare Ado a livello internazionale“.

Qual è il personaggio a cui ti sei affezionato di più nel doppiaggio in generale?

Novara: “Ted Mosby di “How I Met Your Mother” primo in classifica, Luffy, Edward Elric subito a venire dopo e poi Michael Banks ne “Il Ritorno di Mary Poppins” perché è stato come tornare bambino.

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Alice Casati

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