L’analisi delle performance nerazzurre rivela una serie di opportunità mancate che hanno segnato il destino del campionato. Per ben due volte, l’Inter ha avuto la vittoria in pugno, salvo poi farsi raggiungere in entrambe le occasioni. Decisivi, in tal senso, sono state le occasioni davanti alla porta non sfruttate da Marko Arnautović e il rigore concesso a seguito di un fallo di mano di Bisseck, con Pedro implacabile dagli undici metri per il definitivo 2-2.
Questa situazione evidenzia una sorprendente circolarità nel percorso stagionale dell’Inter: il campionato era iniziato ad agosto a Marassi con un 2-2 contro il Genoa, anch’esso caratterizzato da un rigore causato da Bisseck per un tocco di braccio. La stagione si è virtualmente chiusa con un altro penalty causato dal difensore tedesco, sebbene lo stesso avesse siglato una rete nella partita di domenica.
Ora i nerazzurri devono sperare in un miracolo del Cagliari al Maradona, cercando allo stesso tempo di ottenere il massimo risultato a Como. Chiaramente in questo finale di stagione il focus è stato spostato sulla Champions, con il raggiungimento della finale, ma nonostante ciò il Napoli ha spesso avuto inciampi lungo tutta la stagione. Occasioni non sfruttate da Inzaghi e i suoi.
La posizione di Inzaghi
L’allenatore di Piacenza si era già trovato in una situazione simile nel 2022, quando dovette cedere il titolo all’ultima giornata a favore del Milan. Il tecnico ora si trova in una posizione parecchio scomoda. Per salvare la stagione dallo spetto del zero tituli, sarebbe necessaria la vittoria della Champions League, che lo eleverebbe quasi alla santificazione sportiva. Al contrario, l’eliminazione dalla competizione europea innescherebbe inevitabilmente un coro di critiche severe considerando anche la difficile posizione in campionato.
Il rammarico dei tifosi meneghini per un titolo quasi regalato al Napoli è profondo. Pesano infatti le varie occasioni in cui i nerazzurri hanno compromesso le proprie chances durante il girone di ritorno. A Parma e Bologna o in casa contro Roma e Lazio, sono solo alcuni degli esempi in cui sarebbe stato possibile fare meglio con poco.
Soli due punti in più da queste quattro partite sarebbero stati sufficienti per conquistare uno Scudetto che, dal punto di vista tecnico, sarebbe stato legittimo per la superiorità dimostrata. Se, tuttavia, i conti non dovessero tornare e il Napoli dovesse alzare il trofeo, ciò indicherebbe la commissione di numerosi errori: per leggerezza, per presunzione, o per una chiara scelta strategica di concentrare ogni sforzo sulla Champions League.