Inter (@Shutterstock)
Mettete da parte fedi, colori, simpatie, preferenze, ricordi e dati di fatto, lo spettacolo di ieri sera è uno di quelli più belli della storia della Champions League e bisogna ringraziare Inter e Barcellona per aver dato vita ad un assoluto momento di estasi calcistica.
Con la semifinale con più gol nell’archivio della competizione insieme a Roma-Liverpool di qualche anno fa, la squadra di Simone Inzaghi ha saputo gestire la pressione ed è stata capace di una di quelle rimonte ai limiti del normale. Rimane la delusione per il Barça che esce dalla Champions a mani vuote, ma avendo regalato al mondo intero qualcosa di irripetibile, grazie anche al suo gioiello Lamine Yamal, fermato solo da un superlativo Sommer.
Facciamo ordine. Un’andata pazzesca dove tra tacco di Thuram dopo un minuto, rovesciata di Dumfries, assolo di Yamal e botta terrificante di Raphinha il mondo del calcio era andato in visibilio. A pochi giorni di distanza la pura meraviglia calcistica. Nemmeno un regista di Hollywood avrebbe potuto inscenare un epilogo più emozionante e avvincente di quello al quale abbiamo assistito: il cambio di Lautaro, stremato per il problema rimediato all’andata, il vantaggio di Raphinha e il tempo nemico incontrastato facevano presagire una finale senza italiane. È servito quello che Fabio Caressa ha descritto come “il Miracolo di Acerbi” a rilanciare i nerazzurri verso i tempi supplementari, decisi dal solito Davide Frattesi, sempre più decisivo dalla panchina.
Un branco di eroi può dire di essere uscito imbattuto dal doppio duello contro uno dei Barça più forti degli ultimi anni. Ma chi sono stati gli uomini più decisivi?
SOMMER: autentica saracinesca, il miracolo nei supplementari su Yamal rimarrà negli annali della competizione. Una prestazione fantastica, probabilmente la migliore della carriera.
DUMFRIES: entra in quasi tutti i gol del doppio confronto, rovesciata e assist meravigliosi a consolidarlo come uno dei quinti più forti al mondo.
THURAM: gol di classe pura dopo un minuto all’andata, cavalcata vincente nel finale prima del gol di Frattesi, bomber totale.
LAUTARO: il toro ha fatto di tutto per poterci essere nonostante i problemi fisici, segna l’uno a zero e guadagna il rigore trasformato da Calhanoglu, capitano vero.
Lautaro Martinez (@Shutter Stock)
Spettatrice della semifinale di questa sera, l’Inter vedrà chi sarà l’avversaria della finale di Champions League. PSG-Arsenal comincerà dal vantaggio parigino dell’andata firmato Dembelè-Donnarumma, la squadra di Luis Enrique parte senz’altro favorita ma attenzione ai Gunners, vincenti al Santiago Bernabeu, determinati a rimontare lo svantaggio dell’Emirates. L’Inter ha già affrontato la squadra di Arteta in questa Champions, la vittoria per 1-0 di San Siro è esplicativa per la meravigliosa campagna europea dei Nerazzurri. PSG avversario più temibile, in uno stato di forma clamoroso ma la squadra di Inzaghi ha dato un segnale forte e chiaro, l’Inter non è inferiore a nessuno.
Donnarumma (@Shutter Stock)
Scritto da Giorgio Spasaro
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