Attualità

Inghilterra: è iniziato lo sciopero più lungo dei medici junior da 70 anni a questa parte

Al via quello che è già stato definito come lo sciopero più lungo dalla fondazione del National Health Service (NHS), il servizio sanitario nazionale britannico. A partire dalle 7:00 di questa mattina (ore 8:00 italiane), infatti, i medici junior (corrispondenti ai nostri specializzandi) dell’Inghilterra saranno in sciopero fino alla stessa ora di martedì 9 gennaio.

Sciopero generale: chi è coinvolto e quali conseguenze

Il British Medical Association (BMA) ha indetto questo sciopero di sei giorni in un momento particolarmente critico per il servizio sanitario nazionale, che deve fare fronte all’impennata di pazienti affetti da Covid, influenza e da altre malattie invernali. Stephen Powis, il direttore medico dell’NHS, ha infatti affermato:

“Questo gennaio potrebbe essere uno degli inizi d’anno più difficili che il Servizio sanitario nazionale abbia mai affrontato. L’azione non solo avrà un impatto enorme sull’assistenza programmata, ma si aggiunge a una serie di pressioni stagionali come il raffreddore, l’influenza e le assenze per malattia del personale”.

L’assenza di medici junior dal luogo di lavoro potrebbe rappresentare un colpo molto grave per l’NHS, considerando come questi ricoprano una porzione cospicua di tutta la comunità medica; secondo i dati di NuffiedTrust, a settembre 2022 c’erano circa 75mila medici junior. Queste figure, che hanno già conseguito una laurea, sono chiamate così perché, sebbene spesso abbiano già diversi anni di esperienza alle spalle, si trovano sotto la guida dei medici senior.

I vertici dell’NHS, tuttavia, possono richiedere al BMA di consentire ai medici in formazione di tornare al lavoro nel caso di “eventi imprevedibili, incidenti gravi e circostanze inaspettate ed estreme”, come concordato da un accordo tra le due parti. Il problema, però, concernerebbe l’eventuale respingimento o l’attesa troppo lunga da parte del sindacato per prendere in considerazione queste richieste.

 

I motivi dello sciopero e l’opposizione del Governo

Il BMA ha indetto lo sciopero in seguito al mancato accordo con il Governo centrale per contrattare un aumento salariale verso questa categoria; a dicembre, infatti, il Governo aveva proposto un incremento dall’8 al 10%, ritenuto tuttavia insufficiente dal sindacato che mobilitò uno sciopero di 3 giorni dal 20 al 23 dicembre. L’obiettivo del BMA sarebbe quello di ottenere un incremento del 35%, così da permettere, secondo i vertici del sindacato, un’adeguata compensazione per i prossimi anni dinanzi alle conseguenze dell’ondata inflattiva. Il sindacato, inoltre, vorrebbe concordare un meccanismo con il governo affinché in futuro non possano più avvenire dei cali salariali che, invece, si sarebbero concretizzati a partire dal 2008-2009. Un portavoce del BMA ha affermato:

“Il morale nel servizio sanitario è ai minimi storici… Molti si chiederanno se valga ancora la pena intraprendere la carriera che hanno scelto: il governo ha la possibilità di dimostrare a questi medici che hanno ancora un futuro nel nostro Paese”.

L’opposizione dell’Esecutivo di Rishi Sunak, tuttavia, è basata sul fatto che un aumento salariale di tale portata potrebbe comportare un conseguente incremento dell’inflazione; tuttavia le porte del dialogo non sono rimaste chiuse, un portavoce del Governo ha infatti dichiarato:

“Abbiamo cercato di giungere a una risoluzione equa – equa per i contribuenti, equa per i medici e gli operatori sanitari che lavorano duramente. Abbiamo raggiunto questo obiettivo nella maggior parte dei casi… Siamo disposti a discutere ulteriormente. Ma ovviamente la prima cosa da fare è smettere di scioperare”.

Nei mesi scorsi, infatti, l’Esecutivo ha strappato con successo degli accordi con altre categorie, in particolare i medici senior e gli infermieri, tuttavia le discussioni si sono incagliate con gli specializzandi.

La situazione in Galles, Irlanda del Nord e Scozia

Gli scioperi avverranno anche in Galles, dal 15 gennaio al 18 gennaio; in Irlanda del Nord, invece, sarebbero ancora in corso le votazioni all’interno del sindacato per decidere se scioperare o meno. L’unico Stato che ha strappato un accordo con il Governo è il Galles, con un aumento del 12,4% dei salari, a cui va sommato l’aumento del 4,5% dell’anno precedente.

Fonti: Reuters, Guardian, SkyNews

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Lorenzo Peratoner

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