di Redazione Network NCI
Per il quinto anno consecutivo, la Puglia ha il mare più pulito d’Italia! Il 99,7% delle acque balneabili è definito eccellente. Seguono Friuli Venezia Giulia e Sardegna.
Il mare in Puglia
La Puglia si è aggiudicata il primato per un soffio, ma comunque è per il quinto anno consecutivo la regione con il mare più pulito in Italia. In questa speciale classifica, vinta con il 99,7%, seguono il Friuli Venezia Giulia (con il 99,6%), la Sardegna (98,7%) e la Toscana (98,2%). La Sicilia non è conteggiata, perché la qualità delle acque e monitorata dall’ente regionale preposto.
Come riportato da TGcom24, infatti, la classifica è generata dai risultati delle analisi microbiologiche effettuate dal Snpa, il Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente. I loro laboratori hanno valutato l’eccellenza basandosi su parametri microbiologici, come le concentrazioni di Escherichia coli e di Enterococchi intestinali nelle acque. Il monitoraggio seguirà tutta la stagione balneare ed i risultati saranno pubblicati sulla sezione “Acque” del Ministero della Salute.
Italia promossa
La valutazione del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, ha rivelato come il 95,7% della costa monitorata rientra nella categoria dell’eccellenza. Mentre il 2,8% del totale, sono in qualità buona, lo 0,6% del rientra nella classe “sufficiente” e lo 0,7% in quella “scarsa. Dall’indagine è emerso come tutte le regioni abbiano il mare in ottime condizioni, nonostante la già citata vittoria della Puglia. Nella classifica fatta per chilometri di costa con qualità eccellente, invece, la vittoria spetta alla Sardegna (1.391 km), la stessa Puglia (880 km) e la Calabria (621 km).
La qualità delle acque nostrane si dimostra in crescita rispetto agli anni precedenti, a dimostrazione del miglioramento. Nel 2024 era il 95,6% e nel 2023 il 95,5%. Lo stesso Snpa ha valutato anche la qualità di fiumi e laghi balneabili, con risultati in classe eccellente del 90%, buona il 3,7%, sufficiente lo 0,7% e scarsa solo 0,5%.
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Articolo a cura di Enrico Roca
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