Il CEO di Take Two Strauss Zelnick ha espresso, durante un’intervista rilasciata a GamesIndustry.biz, la sua posizione di chiusura verso i servizi in abbonamento che pubblicano giochi al Day One. Andiamo a vedere meglio qual è la visione dell’ad dell’azienda.
Strauss Zelnick si schiera ancora contro gli abbonamenti. Secondo lui, i giochi più adatti a questi servizi sono quelli più datati. Come sottolineato dallo stesso dirigente, diversi titoli di Take Two sono effettivamente su piattaforme di abbonamento, ma per il CEO, ciò “non ha alcun senso”. Lo scetticismo dell’azienda è rivolto soprattutto al business dietro questo tipo di servizi.
Continuando, dichiara come l’idea di rendere disponibili ai giocatori titoli di punta il giorno stesso dell’uscita, non sia una meccanica economicamente sostenibile. I consumatori, a detta di Zelnick, non sarebbero pronti a pagare per determinati servizi, e alcune imprese del settore non possono permettersi il cambiamento.
La mutazione del mercato che tanto spaventa Zelnick è anche legata ai guadagni provenienti dal periodo successivo all’uscita di un titolo atteso. Inoltre, gli acquisti al Day One, le prenotazioni e le settimane di ricerca spasmodica di uno store che abbia il titolo che i fan desiderano, fanno parte dello “spettacolo”. Insomma, questa nuova legge di mercato, che conta ad aumentare la richiesta per avere più profitti, non sembra aver particolarmente convinto Zelnick.
Nonostante l’azienda abbia supportato diversi servizi in abbonamento, la posizione generale rimane distante dal moderno mercato. Una scelta che Zelnick si è premurato di sottolineare come non determinata e rigida. Secondo la visione del CEO, i servizi in abbonamento sarebbero molto più vantaggiosi rispetto ai titoli “da catalogo”; difatti, le IP presenti sul mercato già da diversi anni, con un prezzo di mercato ribassato, guadagnerebbero molto di più se inserite nei servizi in abbonamento.
Come detto prima però, questa posizione non è definitiva e potrebbe cambiare, ovviamente, in base al mercato. Insomma, al CEO di Take Two, il carro dei servizi in abbonamento non ispira grande fiducia, ma si dice disponibile a salirci, qualora si dimostrasse vincente. Conclude poi, ricordando che Take Two non opera sull’opinione di una singola persona e che supporterà i servizi che riterranno validi, rispettando anche il desiderio dei consumatori.
Strauss Zelnick non ha mai fatto mancare i suoi giudizi sulla nuova epoca dei servizi in abbonamento, ma col tempo sembra si stia ammorbidendo; mossa di mercato o ravvedimento dell’ultimo secondo? Fateci sapere cosa ne pensate su Nasce, Cresce, Respawna.
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