di Enrico Tiberio Romano

Ormai anche i più scettici si sono convinti: viviamo nell’epoca dell’intelligenza artificiale, che avanza rapidamente e le cui reali potenzialità sono ancora tutte da esplorare. I più attenti sono già consapevoli delle sue capacità in ambito testuale e computazionale, ma oggi si è dimostrato che, nei dibattiti, l’IA può essere addirittura più persuasiva degli esseri umani.

Dibattiti vinti dall’IA

Alcuni risultati, pubblicati sulla rivista Nature Human Behaviour gettano nuova luce sulle potenzialità ma anche dei rischi legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale nel condizionare opinioni e condurre dibattiti online. Secondo lo studio condotto da ricercatori italiani, i sistemi più efficaci sarebbero in grado di cambiare le argomentazioni in base all’interlocutore.

A destare la preoccupazione è stato un esperimento condotto su centinaia di volontari statunitensi che hanno utilizzato una piattaforma di comunicazione interattiva online. Le conversazioni della durata di alcuni minuti si sono concentrate su temi di interesse pubblico, come l’aborto o l’utilizzo dei combustibili fossili.

È emerso che il modello linguistico di grandi dimensioni GPT-4, a cui potevano essere fornite anche informazioni specifiche sui volontari coinvolti, era in grado di adattare le argomentazioni in modo personalizzato, risultando così più convincente in base al profilo di ciascun interlocutore. I risultati dello studio hanno mostrato che ChatGPT è stato ritenuto più persuasivo nel 64% dei casi rispetto agli esseri umani.

È bene però sottolineare che senza l’accesso ai dati personali, i risultati dell’IA e degli uomini tendono ad equivalersi, per cui ancora una volta l’invito è quello di prestare attenzione alla diffusione dei dati in rete, poiché oggi e in futuro potrebbe essere pericolosa la loro diffusione.

Potrebbe interessarti anche:

• L’Ospedale: “Signora suo padre è morto”; ma lui le telefona
• Le dipendenze da alcol e droghe fanno invecchiare precocemente il cervello
• Aggressione in strada per gelosia: scatta subito il braccialetto elettronico

© RIPRODUZIONE RISERVATA