di Redazione NCI
Il trionfo di Demon Slayer è su tutti i fronti: manga, anime e cinema. Il brand, nel corso del tempo, è riuscito a polarizzare l’attenzione dei fruitori in ciascuna di queste categorie, registrando cifre capaci di far impallidire gran parte della concorrenza.
Demon Slayer nella leggenda
La serializzazione del manga di Koyoharu Gotōge avvenne sulla rivista Weekly Shōnen Jump di Shūeisha nel 2016, anno in cui Star Comics ne acquisì i diritti per la pubblicazione italiana. Il buon successo del fumetto decretò, inoltre, la realizzazione della prima stagione dell’anime, la quale contribuì enormemente al successo di entrambi. Non a caso, nel breve periodo, si assisté a un massiccio incremento delle vendite di copie del cartaceo, tanto che nel 2019 se ne contarono 10 milioni. In seguito alla conclusione della prima stagione animata, nel maggio 2020 giunse alla fine anche la pubblicazione dei volumi (l’ultimo tankobon fu il 23°).
Poco dopo, fece il suo debutto Demon Slayer Mugen Train – The Movie, lungometraggio in grado di guadagnare 44 milioni di dollari nei suoi primi tre giorni di programmazione. In Giappone il medesimo staccò 910,507 biglietti e racimolò 1,268,724,700 di yen nel giorno d’apertura. La pellicola, dunque, rafforzò ulteriormente la popolarità del manga, il quale si confermò come il più venduto dell’anno. Difatti, con oltre 80 milioni di copie solo nel 2020, Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba superò il primato di One Piece (40 milioni di copie vendute nel periodo più prospero) e occupò oltre il 25% delle vendite complessive (per quanto concerne i manga) nell’anno preso in considerazione.
Questi sono solo alcuni dei dati che caratterizzano il trionfo commerciale dell’opera di Gotōge, autore capace di regalarci qualcosa destinato a resistere al tempo.
E voi che ne pensate? Siete più affezionati al manga o all’anime? Fatecelo sapere attraverso un commento! Intanto v’invitiamo a rimanere sulle pagine di NCI per ulteriori aggiornamenti provenienti dal mondo del cinema.
Di Gianluca Panarelli
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