di Lorenzo Fazio

L’Operazione: Vittoria Eterna

Appurato il fatto che la Piaga non può essere fermata e che la vita sul Pianeta sarà completamente distrutta, rimane un ultimo disperato piano: il progetto Zero Dawn. Contrariamente a quanto venga rivelato al resto del mondo, Zero Dawn non prevede di salvare l’umanità, ma di trovare un modo di farla rinascere dalle proprie ceneri. L’estinzione del genere umano, dunque, rimane inevitabile, ma questa informazione non può essere divulgata. Alla popolazione mondiale, infatti, Zero Dawn viene presentato come un programma di super-armi capaci di distruggere le macchine di Faro una volta per tutte e salvare l’umanità.

Questa bugia serve solo per donare ai civili un’ultima ma ardente speranza. Si dà così il via all’Operazione Vittoria Eterna, mirata a incitare tutte le persone sane e adulte a imbracciare le armi e a combattere la Piaga solo per guadagnare tempo. Milioni di persone, quindi, iniziano a lottare convinte che il loro sacrificio permetterà alle generazioni future di sopravvivere. Quello che non sanno, però, è che la loro morte servirà solo a rallentare l’inevitabile e che non ci sarà alcun futuro per l’uomo. Nonostante non esistano super-armi capaci di distruggere le macchine di Faro, la loro morte non è comunque vana. Con il loro sacrificio, riescono a far guadagnare un po’ di tempo agli scienziati dietro al reale progetto Zero Dawn, che farà in modo che la vita possa rinascere dalla morte.

Horizon – Il progetto Zero Dawn

Per riuscire in questo intento, la dottoressa Sobeck ha bisogno dell’aiuto delle più geniali menti di tutte il mondo, specializzate in qualunque ambito dello scibile umano. Agli studiosi selezionati per partecipare a Zero Dawn viene presentata la dura realtà dei fatti, per poi porli davanti ad una triplice scelta. Questi possono decidere tra il coinvolgimento in Zero Dawn, la detenzione a vita oppure l’eutanasia. Chi deciderà di partecipare al progetto avrà il compito di lavorare al perfezionamento di una sofisticata intelligenza artificiale e alle sue 9 sottofunzioni.

Il nome di questa IA si ispira alla dea primordiale che, secondo la mitologia greca, portò la vita sulla Terra: Gaia. Allo stesso modo, anche le sue sottofunzioni prendono il nome da divinità greche, ognuna in base alla propria funzione. Il compito di GAIA, infatti, sarà quella di orchestrare queste 9 sottofunzioni così che la vita possa rinascere anche sul terreno distrutto e avvelenato dalle macchine di Faro. Ognuna delle sottofunzioni avrà un ruolo essenziale nel ripristino della biosfera: Demetra ridarà fertilità al suolo, Poseidone purificherà i mari e così via. Ognuna di queste funzioni sarà sviluppata da un team di ricercatori specializzati, capitanato da uno specifico “Alfa”.

Tra queste, le più importanti e ricorrenti nel gioco sono Efesto e Ade. Il primo è il nome della sottofunzione incaricata di progettare e creare le Macchine, le stesse che troviamo e cacciamo in Horizon. Il loro compito sarà quello di ripopolare e dare vita alla Terra, agevolando il lavoro di Gaia. Il ruolo di Ade, invece, è ben diverso e assai più particolare.

Mentre tutte le altre funzioni hanno il compito di creare, quello di Ade sarà di distruggere. Sobeck, infatti, realizza che è molto poco probabile che GAIA riesca perfettamente nel suo compito al primo tentativo, così idea Ade. Più che una sua sottofunzione, Ade potrebbe essere inteso come “un’altra faccia di GAIA”: ogni qualvolta questa farà un errore nel processo di terraformazione, Ade prenderà le redini del programma e distruggerà il lavoro di GAIA. In questo modo, la Terra tornerà sterile e inabitabile e GAIA potrà ricominciare il suo lavoro da zero.

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