Pallone da calcio in rete (@Shutter Stock)
Un evento sportivo trasformatosi in tragedia. In Guinea, durante una partita di calcio a N’Zerekore, si è consumata una delle più gravi violenze negli stadi degli ultimi anni. Una semplice decisione arbitrale ha innescato una reazione a catena che ha portato alla morte di oltre 100 persone (il numero esatto non è ancora certo).
Tutto è iniziato con una decisione arbitrale contestata dai tifosi. L’invasione del campo, gli scontri con le forze dell’ordine e la successiva escalation di violenza hanno trasformato una partita di calcio in un vero e proprio campo di battaglia. Testimoni oculari parlano di scene quasi apocalittiche, con corpi stesi a terra e ospedali travolti da un’ondata di feriti. Le immagini diffuse sui social media mostrano scene di grande violenza e caos. L’ospedale locale è stato sopraffatto dai feriti negli scontri, mentre le autorità stanno indagando sui fatti per stabilire le responsabilità. La comunità internazionale ha condannato l’accaduto, esprimendo preoccupazione per la situazione in Guinea.
La partita faceva parte di un torneo organizzato in onore del leader della giunta, Mamadi Doumbouya, che ha preso il potere con un colpo di stato nel 2021. Questi tornei “politici” sono diventati sempre più frequenti in Guinea, alimentando le tensioni politiche e sociali. In questo contesto, la partita di N’Zerekore è diventata lo scenario di uno scontro più ampio tra fazioni politiche rivali.
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Articolo di Giuseppe Parodi
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