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Global Sumud Flotilla attaccata con droni in acque internazionali

di Redazione Network NCI

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Nella notte tra 23-24 settembre la Global Sumud Flotilla alcune delle 51 navi della spedizione umanitaria rivolta verso Gaza sono state attaccate da droni e spray urticanti mentre si trovavano in acque internazionali.

Cosa è successo

Intorno all’una di notte (ora italiana) alcune delle navi della spedizione umanitaria diretta a Gaza sono state attaccate a ripetizione con bombe sonore, droni e spray urticanti. Gli attacchi hanno colpito per prima la Zefiro, nave della Global Sumud Flotilla: un’esplosione ha danneggiato lo strallo di prua.

Successivamente è stata colpita anche la Morgana, la quale navigava in acque internazionali a largo di Creta: danneggiata la vela principale, la randa. A bordo non risultano feriti.

Al momento dell’attacco era presente anche la portavoce italiana della Global Sumud Flotilla, Maria Elena Delia.

La barca Zefiro è stata colpita, danneggiata. È stato distrutto lo strallo di prua, che è uno dei sostegni dell’albero della barca, quindi hanno attaccato proprio la struttura di una delle barche. Siamo praticamente in acque internazionali, vicino alla Grecia. Quello che sta accadendo, sta accadendo nella totale illegalità. Hanno attaccato un’operazione umanitaria con bombe sonore, materiali non identificati e addirittura danneggiando le barche, mettendo a rischio la vita delle persone sulle barche danneggiate. Questo sta accadendo questa notte. Noi abbiamo già allertato tutti quelli che potevamo allertare, la Farnesina; abbiamo cercato di diffondere il più possibile, ma quello che sta avvenendo è di una gravità senza precedenti.

Queste le parole di Maria Elena Delia durante la notte.

La Global Sumud Flotilla ha poi rilasciato un post sui propri profili social in cui riprendeva quanto accaduto.

Israele ha attaccato la Sumud Flotilla undici volte. 

Finora almeno 11 imbarcazioni della Sumud Flotilla sono state attaccate utilizzando bombe stordenti, razzi esplosivi e presunte sostanze chimiche. La Flotilla si trova a 600 miglia nautiche da Gaza.

Israele ha prodotto il consenso per attaccare la Flotilla.

Israele sta nuovamente attaccando gli operatori umanitari in acque internazionali, mentre intensiva gli attacchi contro Gaza City. Israele ha causato la morte di più di 440 palestinesi a Gaza

Rompere l’assedio su Gaza. Chiediamo subito un passaggio sicuro per la Flotilla.”

Israele ha a sua volta lanciato un post sui suoi profili ufficiali di X:

La flotilla di Hamas rifiuta la proposta di Israele di scaricare pacificamente gli aiuti al vicino porto turistico di Ashkelon, Sceglie invece la via illegale: entrare in una zona di combattimenti e violare il legittimo blocco navale. Ciò dimostra il loro vero obiettivo: servire Hamas piuttosto che fornire aiuti ai civili di Gaza. Aiuti umanitari: sì. Sostegno ad Hamas: no.”

“Ci dispiace apprendere la risposta del rappresentante della flotilla di Hamas, secondo cui la flotilla insiste nel perseguire un’azione violenta e rifiuta la nostra proposta di trasferire, in modo coordinato e pacifico, qualsiasi aiuto che potrebbe trovarsi a bordo della flotilla alla Striscia di Gaza tramite il vicino porto turistico di Ashkelon. Questa risposta evidenzia ancora una volta l’insincerità dei membri della flotilla e la loro missione di servire Hamas, piuttosto che la popolazione di Gaza.”

Le reazioni

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in quale si trova a New York per l’assemblea generale Onu, ha chiesto all’ambasciata a Tel Aviv di ottenere informazioni e di rinnovare la richiesta, già presentata, al governo di Gerusalemme di garantire la tutale del personale della Flotilla diretta verso Gaza. La Farnesina aveva già fatto segnalazioni alle autorità israeliane affinché qualsiasi operazione delle forze armate sia condotta rispettando il diritto internazionale.

Da Gerusalemme al momento non sono giunte reazioni ufficiali.

 

Scritto da: Gaia Cobelli

Fonti: tgcom24, Il Corriere della Sera, Italia informa

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