Oggi, 15 marzo è la giornata nazionale del fiocchetto lilla, dedicata a creare consapevolezza sul tema dei disturbi alimentari. In occasione di questa giornata, è importante considerare che oltre 3 milioni di persone nel nostro paese hanno problemi nella relazione col cibo, la maggior parte di questi è composta da giovanissimi.
Per dare il suo contributo, Skuola.net ha chiesto l’aiuto dello psichiatra e psicoterapeuta specializzato nella cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), dott. Leonardo Mendolicchio. Il dottore ha stilato un catalogo delle cose più importanti da sapere per genitori, insegnanti e ragazzi per affrontare un problema così attuale.
In Italia la piaga dei DCA è particolarmente diffusa, con oltre 3 milioni di persone che ne soffrono. Secondo quanto afferma il Dott. Mendolicchio, circa il 70% di chi ne è affetto viene colpito in età preadolescenziale e adolescenziale.
L’anoressia e la bulimia sono le più diffuse, ”sono caratterizzate dall’ossessione per il cibo: l’anoressia per la magrezza, che produce gravi quadri di malnutrizione; la bulimia per la fissazione di doversi abbuffare, con la tendenza a compensare, successivamente, con vomito o con l’uso di lassativi, diuretici, o l’iperattività fisica”.
In crescita però ci sono altre patologie di cui si parla meno come la Vigoressia, l’ossessione per il corpo muscoloso, che affligge più i maschi. Ancora l’Ortoressia che è, invece, caratterizzata da un’ossessione per il cibo sano. Poi, il Disturbo evitante restrittivo, tipico dei bambini che hanno paura di soffocare. Questo produce un’alimentazione iperselettiva, ed è molto diffuso nei preadolescenti e nei bambini.
I DCA sono patologie che possono colpire tutti, indipendentemente dal ceto sociale o dalla fascia d’età. ”Ovviamente – afferma Mendolicchio – i picchi di incidenza sono concentrati nella parte adolescenziale e preadolescenziale”.
Sui social network i giovani inseguono modelli di realtà irrealizzabili e che, in chi è più debole possono trasformarsi in delle ossessioni. Solo poco tempo fa fecero scalpore le dichiarazioni di un ex-dipendente di Facebook Inc., ora Meta, che spiegava come l’azienda fosse consapevole dei rischi che comportava l’utilizzo dei social da parte dei giovani ma non facesse nulla per cambiare il sistema in virtù del profitto.
Aiutare chi soffre di questi disturbi però si può e, è di fondamentale importanza instaurare un dialogo con le persone che conosciamo e qualora ci si renda conto della presenza di un DCA ascoltare e stare vicini a chi ha bisogno. Proprio in quest’ottica si va a inserire la giornata nazionale del Fiocchetto lilla, con l’obiettivo di sensibilizzare tutti, giovani, genitori, professori ed insegnanti.
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