di Redazione Network NCI

Quella che doveva essere una serata di spensieratezza e celebrazione si è tramutata in un episodio di puro terrore. A Pisa, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2025, una festa di laurea con una cinquantina di giovani, molti dei quali neolaureati in Medicina e Ingegneria, è stata interrotta da una brutale aggressione. L’evento si svolgeva nella palestra Judo Champion di via Carlo Francesco Gabba, a pochi passi dal polo universitario e dall’ospedale Santa Chiara. Poco prima di mezzanotte, due uomini si sono introdotti nella sala senza invito, provocando i presenti. Quando gli organizzatori hanno chiesto loro di allontanarsi, uno dei due ha reagito colpendo al volto un partecipante, innescando la scintilla di una rissa che avrebbe presto assunto proporzioni drammatiche.

Aggressione organizzata: mazze, martelli e coltelli

Dopo il primo scontro, gli invitati hanno allertato il numero di emergenza, ma la situazione è precipitata in pochi minuti. Due auto si sono fermate davanti alla palestra, da cui sono scesi almeno sette o otto uomini armati di mazze da baseball, martelli e coltelli. Gli aggressori hanno fatto irruzione all’interno, seminando il panico tra i partecipanti. Nella confusione generale, alcuni presenti hanno cercato riparo, altri hanno tentato di difendersi. Solo la netta superiorità numerica dei festeggianti ha impedito che la violenza degenerasse ulteriormente. Tuttavia, il bilancio resta pesante: oltre dieci feriti, due dei quali trasportati in ospedale con prognosi fino a cinque giorni.

Indagini in corso e città sotto shock

Le forze dell’ordine, intervenute subito dopo l’allarme, hanno avviato le indagini per identificare il gruppo di aggressori e chiarire il movente dell’irruzione. Le ipotesi spaziano da un regolamento di conti a un gesto di pura follia, ma al momento non sono emersi elementi certi. Pisa si ritrova così scossa da un episodio che colpisce per la sua brutalità e per la totale casualità apparente. In una città universitaria abituata alla vivacità delle feste studentesche, la violenza di quella notte lascia un segno profondo, trasformando un momento di gioia in una ferita collettiva difficile da dimenticare.

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Articolo di Biagi Linda

Fonte: LaNazione

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