di Agostino Lenzi
Hamas ha proposto a Israele un accordo sugli ostaggi in cambio di un cessate il fuoco di 4-5 giorni. Netanyahu ha convocato il gabinetto di guerra in serata per discutere della faccenda, anche se pare ormai una formalità
Sarà la prima trattativa tra Hamas e Israele?
Netanyahu infatti dopo la proposta dei leader di Hamas ha convocato il gabinetto di guerra per stasera a Tel Aviv per discutere della questione ostaggi. Questa notizia era molto attesa dai vari leader mondiali. Infatti Erdogan, il presidente della Turchia, si è espresso dicendo che ci sono buone notizie riguardo la liberazione degli ostaggi. Allo stesso modo anche il presidente americano Joe Biden si è espresso dichiarando alla Casa Bianca che “siamo molto vicini a riportare alcuni degli ostaggi a casa”. C’è anche chi invece non ha gradito molto questo possibile accordo, come per esempio l’esponente dell’estrema destra del Sionismo religioso e ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich. Infatti il ministro ha detto che l’accordo tra Israele e Hamas è una cosa da evitare e che il suo partito farà muro alla decisione.
L’accordo prevede che vengano liberate 50 persone, tra cui 30 bambini, 8 madri e 12 donne, in cambio di un cessate il fuoco di 4 giorni. Netanyahu ha affidato la decisione al gabinetto di Guerra che si è riunito la sera del 21 novembre per affrontare la decisione. All’inizio della seduta molti ministri, tra cui lo stesso primo ministro, hanno chiesto il sostegno dei presenti, affinché la guerra, dopo il cessate il fuoco, continui fino alla distruzione di Hamas. Le parole di Netanyahu infatti sono:
‘Siamo in guerra – ha detto Netanyahu – e continueremo finché otterremo la distruzione di Hamas, il ritorno degli ostaggi e la rimozione di ogni minaccia da Gaza”.
Il primo ministro inoltre ha ringraziato Joe Biden per il contributo all’accordo. Dunque Netanyahu ha precisato che l’accordo è stato approvato da tutti i responsabili alla sicurezza di Israele.
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