GameStop è un’azienda statunitense, che è affermata nel mercato videoludico ormai da molti anni. Ha sede nella piccola città di Grapevine, e si è specializzata, nel corso degli anni, nella vendita di giochi e console sia nuove sia usate. Negli ultimi tempi l’azienda fatica ad ottenere ottimi guadagni, per colpa del mercato online, perciò starebbe guardando con interesse il mercato delle criptovalute. Qui di seguito vi riportiamo quanto rivelato dal Wall Street Journal.
Secondo le ultime fonti che arrivano dal WLS, la compagnia statunitense starebbe assumendo una ventina di dipendenti. Essi sono specializzati nel mercato delle criptomonete e degli NFT. GameStop ha creato anche un sito relativo agli NFT. Grazie a questo stratagemma, il mercato azionario relativo ai titoli di borsa della società, ha avuto un repentino rialzo del 20%.
L’NFT (Non Fungible Token) è una tipologia di token crittografico, che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità di un qualsiasi bene sia fisico sia digitale. Non si possono interscambiare l’uno con l’altro, ma possono essere venduti in cambio di denaro. Difatti gli NFT devono essere unici e non sostituibili. Ad esempio un bene può essere un disegno, un tweet, una gif, un video.
Per quanto riguarda le criptomonete, sembrerebbe che Gamestop stia costruendo il proprio database di NFT sulla piattaforma Ethereum. La piattaforma offre libero accesso alla moneta digitale e servizi data-friendly aperti a tutti, indipendentemente da background e località geografica. È una tecnologia realizzata da una community, che sta alla base della criptovaluta ether (ETH) e di migliaia di applicazioni che possono essere usate. Questa piattaforma digitale, è costituita dall’Ethereum 101, che è una tecnologia che permette agli utenti di inviare criptovalute a chiunque, versando solo una piccola commissione. Inoltre, i fondatori della piattaforma, definiscono l‘Ethereum come la “blockchain mondiale programmabile”.
La blockchain è un insieme di tecnologie, in cui il registro è strutturato come una catena di blocchi contenenti le transazioni e il consenso è distribuito su tutti i nodi della rete. Tutti i nodi possono partecipare al processo di validazione delle transazioni da includere nel registro. Questa innovazione consentirebbe, potenzialmente, di fare a meno di banche, notai, istituzioni finanziarie e così via.
Inoltre, secondo un rumor, GameStop starebbe cercando di creare accordi con varie compagnie, per la produzione di giochi e oggetti cosmetici da far poi inserire nel marketplace globale.
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di Matteo Baresi
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