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Francia: forza il posto di blocco degli agricoltori e uccide una donna

di Giorgio Stanga

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In tutta Europa, ormai da qualche settimana, numerosissime sono le proteste degli agricoltori contro le riforme Europee. Germania, Romania, Italia, Olanda e Francia tra i maggiori paesi coinvolti. Ed è proprio in Francia che è avvenuta, nella mattina del 23 gennaio, la tragedia: un’auto, cercando di forzare il blocco imposto dagli agricoltori, ha investito e ucciso una donna che stava protestando.

Gli avvenimenti

Come riportato da TGCOM24, la vicenda è avvenuta a Pamiers, nel sud-ovest della Francia. Una donna che stava manifestando con il marito e la figlia adolescente, è rimasta uccisa, investita da un’auto che si è lanciata contro il gruppo di dimostranti. Il marito e la figlia, anch’essi colpiti dal veicolo, sono stati trasportati in ospedale e risultano in gravi condizioni.

A bordo del veicolo, fermato poco dopo, sono stati individuate tre persone, tutte prontamente arrestate.

Intervistato ai microfoni Rmc (emittente radiofonica francese) il presidente del sindacato agricoltori, Arnaud Rousseau, oltre ad annunciare la fine del blocco sul luogo in cui è avvenuto l’incidente, ha affermato:

“Nel momento particolare che sta vivendo l’agricoltura, questo tipo di drammi è difficile da sopportare”.

Una protesta che, nonostante tutto, non si ferma

Nonostante il blocco della statale in cui è avvenuto il misfatto, le proteste in tutto il paese non si fermano, e anzi si estendono a nuove strade e autostrade. Infatti, diversi trattori con rimorchio stanno bloccando la circolazione sull’autostrada A7 in entrambi i sensi, tra Lione e Valence, nel centro del Paese. Altre proteste stanno bloccando intanto l’autostrada A64 e l’A63, nei Pirenei francesi. Mentre l’A62, in Aquitania, nel sud-ovest del Paese, rimane bloccata da una decina di trattori.

I problemi però si estendono anche alle tratte ferroviarie, non solo a strade e autostrade. Decine di agricoltori stanno infatti accumulando pneumatici sui binari, sempre nel Sud-Ovest del Paese.

Infine, i problemi si estendono anche ai confini. Difficoltà di transito per Germania e Spagna, dove sono bloccati collegamenti stradali e ferroviari, sempre a causa degli agricoltori protestanti.

I timori di un’escalation

Il governo teme un’escalation della protesta, viste anche le iniziative analoghe a quelle francesi che si registrano in Olanda, in Romania, in Germania o in Polonia. Non solo, vista anche la vicenda dell’omicidio appena accaduta, è lecito attendersi un aumento delle proteste.

E tu cosa ne pensi di queste proteste? Credi siano giuste? E soprattutto, credi che potrebbero sfociare in un’escalation? Faccelo sapere con un commento!

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