di Alessandro Colepio
Continua la vicenda che vede legate la FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile che organizza il campionato di Formula 1, e la scuderia Red Bull. Come molti di voi sapranno, un’indagine aveva rivelato che proprio quest’ultima aveva sforato il limite di 145 milioni imposto per la costruzione delle vetture guidate da Max Verstappen e Sergio Perez nel campionato del 2021.
La situazione alla vigilia di Austin
La scoperta dell’infrazione ha destato non poco scalpore nel mondo della Formula 1, specialmente in casa Ferrari e Mercedes. Le due scuderie erano infatti le principali rivali della Red Bull, che però alla lunga sono state superate dalla disarmante continuità di risultati di Verstappen. L’olandese è riuscito a laurearsi campione del mondo, impresa ripetuta anche quest’anno per la seconda volta consecutiva.
Domenica andrà in scena il Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin e, nonostante la vittoria del mondiale, gli umori in casa Red Bull non sono dei migliori. La BBC riporta un tentativo da parte della FIA e della Red Bull di trovare un settlement (accordo amichevole) per risolvere la questione nella migliore maniera possibile.
In cosa consiste l’accordo
Il rischio principale per la Red Bull è la teorica possibilità di vedere decurtati punti a Verstappen e perdere così il titolo mondiale. L’olandese aveva infatti terminatola scorsa stagione di F1 solo 8 punti sopra Lewis Hamilton. La FIA, dal canto suo, vorrebbe evitare di modificare gli albi d’oro della Formula 1 e cercare di non creare precedenti scomodi, mantenendo intatta la credibilità del Mondiale. Secondo la BBC, il settlement dovrebbe riguardare alcune limitazioni per il 2023, imposte sia sul budget che sui test preliminari. Sarà ancora da determinare l’ammontare di queste sanzioni, dato che il budget cap è fissato per ora a 135 milioni, ma potrebbe aumentare in futuro.
Questo accordo permetterebbe alla Red Bull di evitare il giudizio dell’Adjudication Panel, una commissione di 5 team di F1 che adotterebbe sicuramente il pugno duro. L’obiettivo di Christian Horner, team manager della scuderia austriaca, è chiudere quanto prima il settlement con la FIA. Sempre secondo la BBC l’accordo sarebbe ormai molto vicino, mancherebbe solo l’ok di Mohammed Ben Sulayem, presidente della Federazione. L’imprenditore emiratino avrebbe chiesto alla dirigenza della Red Bull di ammettere pubblicamente l’errore, includendo anche il preciso ammontare dell’irregolarità.
Potremmo quindi essere giunti al termine della spiacevole vicenda che da qualche tempo a questa parte ha gettato diverse ombre sull’onestà e la correttezza delle scuderie di Formula 1, oltre che sulla validità del Mondiale 2021.
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