Nel 2024 si celebreranno i 500 anni della morte di Ezio Auditore da Firenze, il protagonista più amato della serie di Assassin’s Creed e in generale uno dei personaggi più apprezzati di sempre. Quale miglior occasione dunque per ripercorre la sua storia attraverso la trilogia composta da Assassin’s Creed II, Brotherood e Revelations.
In questa retrospettiva ci concentreremo sul suo lungo viaggio, da Firenze a Costantinopoli, passando anche per Roma e Venezia; sui nemici che ha affrontato, dai Pazzi ai Borgia; e sugli alleati che lo hanno aiutato, dagli amici di una vita al suo amore per Sofia. Di gioco in gioco, ricostruiremo anche il suo rapporto con Desmond Miles, con Altaïr e con il credo degli Assassini.
Tutto inizia nel 1476, quando a Firenze va in scena una congiura ai danni della famiglia Auditore: il gonfaloniere Uberto Alberti tradisce il padre di Ezio, Giovanni, e lo giustizia insieme ai fratelli Federico e Petruccio. Dopo averli vendicati uccidendo il gonfaloniere, Ezio si rifugia a Monteriggioni insieme alla madre Maria e alla sorella Claudia. È qui che lo zio Mario lo introduce alla Confraternita degli Assassini, di cui anche Giovanni faceva parte.
Dopo aver appreso le basi dell’Ordine, Ezio inizia un viaggio di vendetta per uccidere i responsabili della morte dei suoi familiari, che comprendono i membri della famiglia de’ Pazzi e Barbarigo, oltre ovviamente ad alcuni esponenti dell’Ordine Templare. Tra questi c’è lo Spagnolo, la guida dei templari, che Ezio scopre essere Rodrigo Borgia, che punta a conquistare la penisola grazie ai Frutti dell’Eden.
Nel gioco si esplorano varie ambientazioni, come Firenze, Venezia, Forlì e Monteriggioni. Assassin’s Creed II presenta infatti un Open World notevolmente migliorato rispetto al primo capitolo, con un sistema di movimento più fluido e dinamico. Con il procedere dell’avventura inoltre Ezio affina progressivamente le proprie abilità, sbloccando nuove armi, armature e oggetti utili per avere la meglio sui Templari e ottenere la Mela dell’Eden da Rodrigo Borgia.
Dopo esser diventato ufficialmente un Assassino, Ezio si reca a Roma, dove combatte contro Rodrigo, diventato nel mentre Papa Alessandro VI. Dopo lo scontro, grazie alla Mela e al Bastone papale (un altro Frutto dell’Eden), accede a una Cripta all’interno del Vaticano. È qui che incontra Minerva, un membro degli Isu, che tuttavia parla direttamente a Desmond Miles. Minerva lo avverte: solo lui può adempiere alla profezia. Intanto nel presente, mentre Warren Vidic guida l’attacco dell’Abstergo al loro nascondiglio, Lucy rivela a Desmond che presto si verificherà una potente eruzione solare, molto probabilmente simile a quella che ha colpito Coloro che vennero prima.
Assassin’s Creed Brotherood inizia nell’esatto momento in cui si conclude il secondo capitolo, con gli Assassini che si rifugiano a Monteriggioni per scappare dall’Abstergo. Qui allestiscono un piccolo accampamento di fortuna dove Desmond può continuare a vivere i ricordi di Ezio per cercare la Mela. Solo il Frutto dell’Eden, di fatto, può impedire il cataclisma che sta per colpire la Terra.
Si entra così nel vivo del secondo capitolo dedicato all’Assassino fiorentino, ora a Roma per ricostruire l’Ordine nella capitale. Riprendendo le meccaniche chiave dell’episodio precedente, Brotherood le espande e migliora sotto tutti i punti di vista. La progressione va di pari passo con l’affinarsi delle abilità di Ezio, che nel corso del gioco diventa un Maestro Assassino. Sono presenti più armi, armature e gadget. In maniera simile alla gestione di Monteriggioni, inoltre, è possibile restaurare i monumenti più iconici della città capitolina, come il Colosseo o il Pantheon, e riaprire le varie botteghe per commerciare beni ed equipaggiamento.
La storia continua lo scontro contro la famiglia Borgia, ancora in possesso della Mela. Questa volta però il principale avversario non è Rodrigo, bensì suo figlio, Cesare. Grazie all’aiuto di Machiavelli e della Volpe, Ezio riesce a impossessarsi nuovamente del Frutto dell’Eden, che nasconde in una cripta sotto al Colosseo per recarsi in Spagna, dove affronta per l’ultima volta Cesare Borgia. È proprio sotto allo storico monumento che Desmond ritrova, nel presente, la Mela. Qui Giunone gli svela che in realtà lui discende direttamente dalla Prima Civilizzazione.
Quando finalmente ritrova l’antico manufatto, il tempo si ferma di colpo, e Desmond vede il futuro: Lucy tradirà l’Ordine e consegnerà la Mela ai Templari, che la lanceranno in orbita con il satellite Eye-Abstergo così da poter controllare l’interà umanità. Nonostante il suo rapporto con Lucy, Desmond capisce che deve fermarla, e guidato anche da Giunone la uccide con la lama celata. Subito dopo cade in coma.
Arriviamo così ad Assassin’s Creed Revelations, che chiude la trilogia di Ezio Auditore da Firenze e lega definitivamente l’Assassino ad Altaïr e Desmond, il cui arco narrativo terminerà con Assassin’s Creed III e i ricordi di Connor Kenway. Il ragazzo però è attualmente in coma, e l’unico modo per risvegliarsi è vivere i ricordi di Ezio fino alla fine, così che l’Animus possa separarlo dai suoi antenati.
Per tutto il gioco si trova nella Black Room, dove incontra Clay Kaczmarek, il Soggetto 16, che lo aiuta a trovare il nesso sincronico tra lui, Altaïr ed Ezio, che nel mentre arriva a Costantinopoli. Siamo nel 1511, e il Maestro Assassino si reca nell’attuale Istanbul per cercare le 5 chiavi necessarie ad aprire la Biblioteca di Masyaf, l’antica fortezza dell’Ordine durante le Crociate. Durante il suo soggiorno nella città incontra numerose figure importanti, come Manuele Paleologo, il principe Solimano, Selim I, Matteo e Niccolò Polo e ovviamente Sofia Sartor, di cui Ezio si innamora.
Dopo esser andato in Cappadocia per uccidere Manuele, il Gran Maestro Templare di Costantinopoli, e aver recuperato tutte le chiavi, liberando anche Sofia da Ahmet, lo zio di Solimano, Ezio e la sua amata si dirigono a Masyaf, dove aprono finalmente le porte della biblioteca. Questa in realtà altro non è che un nascondiglio dove le spoglie di Altaïr hanno protetto una Mela dell’Eden. Ezio però decide di lasciarla li dov”è, dato che ha “visto abbastanza per una vita”. Si rivolge poi direttamente a Desmond, spiegandogli che in realtà lui altro non è che il tramite di un messaggio che va oltre la sua comprensione, e si augura che Desmond possa trovare ciò che sta cercando. Nel presente intanto l’Assassino incontra Giove, che gli racconta la fine degli Isu e della necessità di trovare il Grande Tempio prima della fine del mondo.
Desmond ci si recherà in Assassin’s Creed III, dove rivivrà i ricordi di Ratonhnhaké:ton, ma nel mentre Ezio abbandona definitivamente l’Ordine e torna in Italia con Sofia. I due si sposano a Venezia, nel 1512. Dopodiché si trasferiscono in una piccola villa nella campagna toscana, dove Ezio inizia a scrivere le sue memorie. Un giorno, mentre si occupava del suo vigneto, vede una giovane donna incappucciata avvicinarsi alla figlia Flavia. È Shao Jun, un’Assassina della Confraternita cinese arrivata in Italia per ricevere dei consigli su come migliorare l’Ordine in Oriente. Nonostante dei dubbi iniziali, Ezio invita Shao Jun a restare. Poco tempo dopo, anche a causa di numerosi attacchi subiti dai soldati dell’impero celeste, la ragazza capisce che è il momento di ripartire. Prima però Ezio le dona un piccolo scrigno, dicendole che lo dovrà aprire solo se dovesse smarrire la via.
Intanto il tempo passa, ed Ezio si gode il meritato riposo. Un giorno, mentre si trova a Firenze con Sofia e Flavia, sente un improvviso dolore al petto. Iniziando ad ansimare, il respiro si fa sempre più affannoso. Ezio alza dunque lo sguardo, e prima di esalare l’ultimo respiro vede Sofia e Flavia sorridere e scherzare.
Finisce così la vita di Ezio Auditore da Firenze. Un personaggio iconico, leggendario, che ha segnato la storia di Assassin’s Creed e del medium videoludico in generale. È un personaggio carismatico, con una personalità forte, capace di conquistare milioni e milioni di giocatori. Durante la sua trilogia ha girato il mondo, conoscendo personaggi che hanno fatto la storia. Potremmo chiudere questa retrospettiva in molti modi, ma la verità è che nessuno sarebbe all’altezza delle sue ultime parole:
“Quand’ero giovane avevo la libertà, ma non la vedevo. Avevo il tempo, ma non lo sapevo. E avevo l’amore, ma non lo provavo. Ci sono voluti molti anni per capire il significato di tutti e tre; e ora, al tramonto della mia vita, questa comprensione è mutata in appagamento. Amore, libertà e tempo, allora così disponibili, sono il nutrimento che mi permette di andare avanti. Specialmente l’amore, mia cara, per te, per i nostri figli, per i nostri fratelli e sorelle, e per il vasto e magnifico mondo che ci ha dato la vita e che continua a sorprenderci. Con affetto infinito, mia Sofia. Tuo per sempre, Ezio Auditore”.
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