di Redazione Network NCI

Sul monte Everest centinaia di escursionisti sono rimasti bloccati a causa di una bufera di neve. Purtroppo un alpinista ha perso la vita. Le persone bloccate sembrerebbero essere più di duecento ed è partita un’imponente spedizione per recuperarli.

Bufera di neve sull’Everest

Le nevicate sono iniziate venerdì scorso e si sono intensificate nei giorni successivi. A causa di questa bufera di neve centinaia di persone sono rimaste bloccate mentre scalavano il monte Everest. Benché i soccorsi siano già riusciti a trarre in salvo circa 350 escursionisti che erano rimasti bloccati, per oltre 200 alpinisti la situazione è molto più complicata. Una persona, purtroppo, ha perso la vita a causa dell’ipotermia. Gli alpinisti si erano riversati nella zona del Qudang per approfittare di una festa nazionale di otto giorni, ma l’improvviso arrivo della neve li ha colti del tutto impreparati. Come riportato da Rai News, centinaia di abitanti e soccorritori sono stati impiegati per rimuovere la neve che blocca l’accesso all’area, che si trova a un’ altitudine di oltre 4.900 metri. Le autorità locali rassicurano di essere in contatto con le persone che sono rimaste bloccate e con i loro familiari.

Maltempo improvviso

Le condizioni meteo sono cambiate all’improvviso, cogliendo impreparati gli escursionisti. “Era così umido e freddo, che l’ipotermia era un rischio reale”, ha detto Chen Geshuang, membro di una squadra di 18 escursionisti che è arrivata a Qudang “Il tempo quest’anno non è normale. La guida ha detto di non aver mai incontrato un tempo simile a ottobre. Ed è successo tutto troppo all’improvviso”.

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Articolo a cura di Enrico Roca

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