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Europa League: quando i campioni “retrocedono” dalla Champions

di Timothy Cristian Belosi

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L’Atletico Madrid porta a casa la prima Europa League… e fa pure il bis!

Il campionato spagnolo 2009/10 non si sviluppa come previsto per l’Atletico Madrid. Dopo aver ottenuto l’accesso in Champions League, i Colchoneros faticano a ripetere l’ottima annata e terminano solo al nono posto. Anche nella competizione UEFA si ripetono gli scarsi risultati e il cammino si ferma alla fase a gironi. Grazie ai tre pareggi ottenuti ottengono il terzo posto, in virtù del quale possono accedere ai sedicesimi di finale della prima Europa League (nuovo nominativo della Coppa UEFA). Nonostante la retrocessione di categoria l’Atletico Madrid prosegue a fatica, avanzando fino in finale grazie soprattutto ai goal segnati durante le trasferte. L’ultimo incontro si gioca ad Amburgo contro il Fulham ma non sono sufficienti i canonici novanta minuti. Alla prima rete di Forlán risponde subito Simon Davies, prolungando la partita ai supplementari; con ancora 4 minuti da giocare è lo stesso uruguagio a firmare il raddoppio. Dopo 48 anni l’Atletico torna quindi a vincere un trofeo europeo, risollevando la deludente stagione in Spagna.

Il decennio successivo vede un Atletico Madrid rinvigorito che, oltre a confermarsi nella parte alta della classifica spagnola, riesce a farsi notare anche in Europa. La stagione 2017/18 arriva dopo una finale e una semifinale persa di Champions League, traguardo che la società vuole almeno confermare. La fase a gironi però non sorride agli spagnoli, passati in Europa League a causa della terza posizione dietro a Chelsea e Roma. Molto più semplice è invece il percorso fino ai quarti di finale, con soltanto tre goal subiti contro i 15 segnati. Si rivela un avversario più ostico l’Arsenal di Wenger, piegato solo al ritorno grazie alla vittoria ottenuta al Wanda Metropolitano. In finale l’ultimo avversario è il Marsiglia, sconfitto dalla doppietta di Griezmann e la rete del capitano Gabi.

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Antoine Griezmann (@Shutterstock)

Quando a retrocedere sono… i Campioni d’Europa!

Dopo essersi laureato Campioni d’Europa, il Chelsea alla guida di Roberto Di Matteo vuole difendere il proprio titolo. Occhi puntati dunque sulla Champions League 2012/13 dove i Blues devono affrontare JuventusShakhtar e Nordsjælland. Contro ogni pronostico sono proprio i campioni in carica ad avere la peggio, eliminati dal torneo per colpa dei goal segnati degli ucraini in trasferta negli scontri diretti. Classificati a pari punti, sono questi ultimi a sbloccare il secondo accesso agli ottavi. Il fallimento costa caro ed è il tecnico italiano a farne le spese; alla penultima partita del girone viene esonerato per far spazio a Rafa Benítez. Con lo spagnolo in panchina il Chelsea riprende fiato e inizia il suo percorso in Europa League. Come da pronostico, le squadre da affrontare si rivelano di un livello inferiore rispetto agli inglesi che hanno vita facile. Senza troppi problemi si ritrovano quindi in finale ad affrontare il Benfica che tiene duro fino a quando Ivanovic segna il 2-1 con un’incornata negli ultimi secondi. Il club londinese diventa così il quarto club europeo a vincere le tre maggiori competizioni UEFA.

Siviglia: la regina dell’Europa League

La stagione 2015/16 del Siviglia inizia con la consapevolezza di potersi affermare nelle competizioni europee, dopo aver vinto le edizioni dell’Europa League i due anni precedenti. Il titolo nel 2015 garantisce un posto nella fase a gironi di Champions League, questa volta in compagnia di Juventus, Manchester City e Borussia M’gladbach. La situazione si rivela peggiore del previsto, con gli spagnoli che riescono ad accontentarsi dell’accesso in Europa League soltanto all’ultima giornata. Nel corso del torneo ritrovano i connazionali dell’Athletic Bilbao ai quarti di finale, superati dopo la lotteria dei rigori. Conquistato il posto in finale ai danni dello Shakhtar, solo il Liverpool li separa dal terzo titolo consecutivo. L’incontro inizia bene per gli inglesi, che chiudono il primo tempo in vantaggio con Sturridge. La seconda frazione di gioco è dominata dal Siviglia che pareggia subito i conti con Gameiro, per poi assicurarsi la vittoria con la doppietta di Coke. Il club ispanico entra così nella storia per il maggior numero di Europa League/Coppa UEFA vinte e la serie di titoli consecutivi più lunga.

Il dominio del Siviglia in Europa League pare non finire. Anche durante la stagione appena trascorsa il club si trova nella fase a gironi della Champions League ma i soli 5 punti totalizzati piazzano la squadra al terzo posto. Scesi in Europa League affrontano il PSV che viene eliminato con un totale di 3-2. I primi ostacoli si presentano ai quarti, dove ad attenderli c’è il Manchester United, che gli uomini di Mendilibar riescono ad eliminare vincendo al ritorno. La difficoltà aumenta ad ogni incontro e ne sono una prova i tempi supplementari serviti per sconfiggere la Juventus in semifinale. In finale è ancora più dura dal momento che per vincere contro la Roma servono addirittura i rigori, vinti per 4-1.

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Siviglia (@Shutterstock)

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