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Europa League: quando i campioni “retrocedono” dalla Champions

di Timothy Cristian Belosi

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Secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, gli ultimi documenti della UEFA prevedono alcuni cambiamenti per la stagione 2024/25. Tra questi si trova un’importante modifica per le retrocessioni tra le competizioni dell’organo europeo, vietate proprio a partire dal termine della prossima edizione. Sono state molte le squadre a vincere l’Europa League proprio dopo il trasferimento dalla Champions, mentre per la Conference le due vincitrici hanno completato tutto il percorso. Andiamo a scoprire chi sono i vincitori in Europa retrocessi dalla competizione maggiore.

L’impresa turca del Galatasaray

La stagione 1999/2000 rimarrà per sempre incisa negli annali del calcio turco. I protagonisti di questa impresa sono i giocatori del Galatasaray, guidati dallo storico allenatore Fatih Terim. Avendo conquistato il campionato l’anno precedente, i turchi si trovano nuovamente in Champions League dove iniziano a giocare dal terzo turno preliminare. Una volta passato il turno sono estratti nel girone con Chelsea, Herta Berlino e Milan; le possibilità di passare sono minime. Si accende la speranza per il terzo posto, ossia l’accesso alla Coppa UEFA, ma serve battere il Milan per ottenerlo. Grazie ad una sorprendente vittoria nel finale, i turchi hanno la meglio sui rossoneri, retrocedendo così ai sedicesimi di finale dell’altra competizione. Il prosieguo del torneo si svolge agevolmente e il Galatasaray si ritrova in finale contro l’Arsenal. Come da pronostico sono i Gunners a dettare il gioco, ma la grinta degli uomini turchi porta la partita fino ai calci di rigore. La lotteria sorride agli uomini di Terim che, approfittando degli errori di Vieira e Suker, si laureano come l’unica squadra turca vincitrice di una competizione UEFA.

La seconda Coppa UEFA del Feyenoord

Il nuovo secolo si apre per il Feyenoord allo stesso modo di come si è concluso quello precedente. Gli olandesi sono infatti nuovamente presenti ai gironi di Champions League, ma ancora non riescono a raggiungere la fase ad eliminazione diretta. Arrivati al mese di novembre del 2001 la squadra di Rotterdam si ritrova retrocessa al terzo turno della Coppa UEFA, dopo aver terminato il girone di Champions dietro Bayern Monaco e Sparta Praga. I ragazzi di Bert van Marwijk danno il massimo per risollevare la stagione e portare un altro trofeo internazionale nella bacheca. I risultati non si fanno attendere e il Feyenoord non perde più alcuna partita, eliminando Rangers, i connazionali del PSV e l’Inter. L’ultimo appuntamento si gioca a Rotterdam, nello stadio degli olandesi, di fronte al Borussia Dortmund fresco vincitore della Bundesliga. La partita vira subito a favore dei biancorossi che sfruttano la superiorità numerica dovuta all’espulsione di Kohler. L’incontro termina con il risultato di 3-2 e il Feyenoord può nuovamente alzare la Coppa UEFA per la seconda volta dopo quasi 30 anni.

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Feyenoord (@Shutterstock)

CSKA Mosca: l’unica squadra russa a vincere in Europa

Se parliamo di squadre provenienti dal campionato russo non ci viene da pensare a formazioni capaci di competere con le migliori squadre europee, eppure ci sbagliamo. Tra le formazioni qualificate per la Champions League 2004/05 troviamo anche il CSKA Mosca, neo campione di Russia. A rappresentanza del proprio Paese, la formazione russa cerca di performare al meglio nella massima competizione europea ma termina solamente in terza posizione. In questo modo si apre l’accesso per i sedicesimi di finale della Coppa UEFA, dove ad aspettarli c’è il Benfica. Il cammino della squadra di Mosca procede senza intoppi, eliminando tutte le avversarie incontrate. In finale il CSKA si trova di fronte ai lusitani dello Sporting Lisbona, nonché padroni di casa dell’ultimo incontro. I portoghesi passano in vantaggio già nella prima frazione di gioco con la rete di Rogerio, ma nella ripresa sono i russi a sopraffare gli avversari. La partita termina con la vittoria per 3-1 della squadra di Mosca che oltre ad alzare la Coppa UEFA, termina la stagione portando a casa Coppa e Supercoppa di Russia.

L’ultima Coppa UEFA prima di diventare Europa League è dello Shakhtar Donetsk

Continuiamo a restare nell’est Europa e parliamo ora dello Shakhtar Donetsk, che nella stagione 2008/09 riesce ad imporsi in Europa. Il secondo posto nella massima divisione ucraina permette alla squadra di raggiungere i turni preliminari della Champions League. Una volta superati si entra nella fase a gironi, ma gli avversari sono ben più preparati degli ucraini che vengono così retrocessi nella Coppa UEFA. I sedicesimi di finale vengono superati facilmente, sconfiggendo il Tottenham, mentre le uniche difficoltà del cammino si presentano nel turno successivo. Agli ottavi incontrano il CSKA Mosca che riesce ad imporsi all’andata grazie ad una rete, ma al ritorno gli ucraini riescono a ribaltare il risultato con un tondo 2-0. Con la successiva vittoria contro il Marsiglia, lo Shakhtar raggiunge la semifinale dove ritrova i connazionali della Dinamo Kiev, anche loro retrocessi dalla Champions. In finale ci approda la società di Donetsk che vola ad Istanbul per affrontare il Werder Brema di un appena 20enne Mesut Özil. Non bastano novanta minuti per decretare un vincitore, serviranno i tempi supplementari per aspettare la rete del 2-1 firmata da Jàdson. Portando la Coppa UEFA nella bacheca, lo Shakhtar Donetsk entra nella storia dell’Ucraina come prima (e al momento unica) squadra ad alzare un trofeo internazionale.

 

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