La FTC statunitense torna a parlare del caso di Epic Games, che avrebbe portato migliaia di giocatori di Fortnite a compiere acquisti indesiderati. Nell’ultimo comunicato, l’agenzia sancisce con precisione le ragioni per cui la società nordcaroliniana deve risarcire circa 630 mila utenti, con un totale complessivo di 72 milioni di dollari.
Il fenomeno delle microtransazioni si sta diffondendo sempre di più, per alcuni addirittura fin troppo, soprattutto nei giochi free to play. Tra i giochi che permettono di acquistare contenuto in-game c’è Fortnite, per il quale però Epic Games ha dovuto andare incontro a vicende legali, che hanno coinvolto la FTC statunitense, già quasi 2 anni fa. Ebbene, recentemente la stessa agenzia ha rilasciato un ulteriore comunicato, che vede il publisher e sviluppatore del battle royale obbligato a risarcire migliaia di giocatori.
Dal sito ufficiale possiamo leggere: “La Federal Trade Commission sta rimborsando un totale di oltre 72 milioni di dollari ai consumatori che sono stati ingannati da Epic Games, produttore del famoso videogioco Fortnite, inducendoli ad effettuare acquisti indesiderati“. La FTC richiede inoltre a Epic Games di pagare 245 milioni di dollari per “risolvere le accuse” secondo cui in Fortnite sia presente il meccanismo dei dark patterns. Questi meccanismi oscuri sono semplicemente delle strategie di design dell’interfaccia utente dei videogiochi applicate per indurre gli utenti stessi a compiere azioni involontariamente, in questo caso si tratta ovviamente di acquisti con denaro reale.
Attualmente la FTC, come dichiarato, sta inviando 629.344 pagamenti, che corrisponderebbero logicamente parlando al numero di giocatori rimborsati. Si stima che il rimborso medio sia di 114 $ (108.25 €), ma potrebbe salire dato che il form per il rimborso è tuttora aperto. La FTC non è certo nuova a questo tipo di procedure, considerando l’elevatissima cifra versata per rimborsi, riportata su un’altra pagina del sito. Speriamo che questo sia l’ultimo caso di “abuso di microtransazioni”, che spesso banalizzano una produzione dal punto di vista artistico, rendendola mero materiale commerciale.
Secondo voi Fortnite è davvero colpevole? E soprattutto, siete a favore delle microtransazioini? Fateci sapere la vostra su Nasce, Cresce, Respawna e continuate a seguirci per altre notizie videoludiche!
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