fbpx Embrione: uno studio simula in laboratorio il suo sviluppo nell'utero
Attualità

Embrione: uno studio simula in laboratorio il suo sviluppo nell’utero

di Agostino Lenzi

Condividi con chi vuoi

La ricerca sulle strutture embrionali sta facendo passi da giganti attraverso delle strutture simili agli embrioni chiamate embrioidi. Infatti dopo lo sviluppo del primo embrione sintetico in laboratorio, i biologi sono riusciti a guidare delle cellule immature nell’organizzazione di un embrione umano nell’utero.

La ricerca sull’embrione

La prima biologa a andare avanti in questa ricerca è stata Magdalena Żernicka-Goetz, dell’Università di Cambridge e dell’Institute of Technology della California. La ricercatrice nel 2022 ha ottenuto il primo embrione di topo aprendo la strada alla creazione del primo embrioide umano.

Il passo successivo nella ricerca è stato fatto dalla biologa turca Berna Sozen con un gruppo dell’università di Yale. Il gruppo di Yale ha sviluppato in laboratorio un tipo di embrioide che si modifica molto similmente a un embrione umano nell’utero.

Sozen con il suo gruppo ha creato infatti un ambiente in cui ha immerso delle cellule staminali pluripotenti, ossia che riescono a svilupparsi in tanti tipi di cellule adulte. Nell’ambiente le cellule immature si sono organizzate creando degli embrioidi e anche delle strutture esterne degli embrioni. I biologi hanno eliminato la placenta per far sì che le cellule non si sviluppassero fino a diventare feto. Così le cellule, continuando a organizzarsi, hanno raggiunto una forma simile a quella di un embrione umano del periodo tra i 9 e i 14 giorni dalla fecondazione. La rivista Nature ha pubblicato la ricerca.

La ricerca ha un grande valore per molti motivi; in primo luogo perché oltre a creare degli embrioni sintetici in laboratorio i biologi sono riusciti a trovare delle strutture esterne in cui questi possono vivere; tutto ciò non era mai stato possibile prima d’ora. In secondo luogo perché grazie a questo studio sarà possibile scoprire moltissime cose su alcune malattie o problemi umani come l’infertilità o le malformazioni congenite. Inoltre si possono studiare come questi diversi tessuti interagiscono e dialogano e quali problemi potrebbero avere.

 

Potrebbero interessarvi anche:

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi con chi vuoi